I tesori delle testimionianze 1

Capitolo 28

Pericoli per i giovani

[AUDIO]

Il 6 giugno 1863 mi furono indicati alcuni pericoli che corrono i giovani. Satana domina sulle loro menti e svia i loro passi ancora incerti. I giovani ignorano i suoi piani e quindi, in questi tempi difficili, i genitori devono essere vigilanti e impegnarsi con perseveranza per impedire al nemico di avvicinarsi. Devono istruire i bambini quando escono e quando entrano; quando si alzano e quando si coricano, linea dopo linea, precetto dopo precetto, un po' qui e un po' là. Cfr. Isaia 28:10.

L'opera della madre inizia dall'infanzia. Deve plasmare il carattere del bambino insegnandogli la sottomissione e l'ubbidienza. A mano a mano che cresce, la madre non deve trascurare la disciplina: deve trovare il tempo di parlare con il bambino, di correggere i suoi errori e insegnargli con pazienza la via da seguire. I genitori cristiani devono sapere che essi stanno educando e preparando i propri figli a diventare figli di Dio. Tutta l'esperienza religiosa dei figli subirà l'influsso delle istruzioni ricevute e del carattere formato nell'infanzia. Se, durante l'infanzia, la volontà non verrà disciplinata e portata alla sottomissione nei confronti dei genitori, difficilmente impareranno la lezione più tardi. Che lotta difficile piegare alle esigenze di Dio una volontà che non si è mai sottomessa. I genitori che trascurano quest'opera importante commettono un grave errore e peccano contro i propri figli e contro Dio.

I figli sottoposti a una severa disciplina avranno talvolta dei sentimenti di insoddisfazione. Diventeranno insofferenti nei confronti delle restrizioni e vorranno agire secondo il proprio punto di vista, andare e venire a loro piacimento. Specialmente dai dieci ai diciotto anni essi credono spesso che non ci sia nulla di male nel partecipare a scampagnate o nell'unirsi ad altre compagnie di giovani, mentre i genitori ne intravedono i pericoli. Conoscono il temperamento dei figli e sanno quali ripercussioni queste esperienze potrebbero avere sulle loro menti; mossi quindi dal desiderio di salvarli, impediscono loro di partecipare a questo genere di divertimenti.

Quando questi giovani decidono spontaneamente di rinunciare ai piaceri che la società propone loro per diventare discepoli del Cristo, i genitori fedeli e responsabili saranno alleggeriti da una grande responsabilità. Comunque, anche allora, la loro opera non sarà finita. Ai figli non si dovrà permettere di seguire i propri impulsi e di scegliere sempre da soli. Essi hanno appena iniziato, con slancio, la lotta contro il peccato, l'orgoglio, le passioni, l'invidia, la gelosia, l'odio e tutti i difetti innati nell'uomo. I genitori, quindi, devono vegliare, consigliare e decidere per loro, facendo notare ai figli che, se non sanno ubbidire con gioia e spontaneità, non potranno neppure sottomettersi a Dio e sarà quindi impossibile per loro essere dei veri cristiani.

I genitori dovrebbero incoraggiare i figli a confidarsi, comunicando le preoccupazioni, le contrarietà e i problemi quotidiani.

Così i genitori possono imparare a condividere le difficoltà dei figli, pregare con loro e per loro, affinché Dio li protegga e li guidi. Essi dovranno additare loro l'Amico fedele e il Consigliere che potrà comprendere le loro debolezze perché come noi è stato tentato in ogni cosa, senza però commettere peccato.

Satana induce i bambini ad essere riservati con i genitori e a scegliere come confidenti compagni giovani e inesperti che non possono aiutarli e che danno loro suggerimenti sbagliati. Ragazze e ragazzi si riuniscono, chiacchierano, ridono, scherzano e allontanano il Cristo dai loro cuori e gli angeli dalla loro presenza con le loro sciocchezze. Le conversazioni inutili sul conto degli altri, i pettegolezzi soffocano a poco a poco i pensieri nobili e pii, cancellano i buoni sentimenti e tolgono dal cuore i desideri santi e buoni, lasciandolo freddo e privo di amore per Dio e per la sua verità.

I ragazzi sarebbero preservati da molti mali se avessero un dialogo più intenso con i genitori. Questi ultimi devono incoraggiare nei figli la tendenza ad essere aperti e sinceri con loro, a manifestare le proprie difficoltà e, quando non sanno quale via seguire, esporre il problema così come lo vedono e chiedere il loro parere. Chi può, meglio di genitori pii, vedere e segnalare i pericoli? Chi può comprendere meglio il temperamento dei figli? La madre, che sin dall'infanzia ha osservato i riflessi mentali dei figli e conosce perfettamente le loro disposizioni naturali, è la più idonea a consigliarli. Chi più di lei, con l'aiuto del padre, può dire quali siano le tendenze del carattere da controllare e da frenare?

I ragazzi cristiani preferiranno l'amore e l'approvazione di genitori credenti ad ogni altra benedizione terrena. Essi li ameranno e li onoreranno. Una delle principali preoccupazioni della loro vita dovrebbe essere "come posso renderli felici?" In quest'epoca di rivolta, i figli che non hanno ricevuto la giusta educazione e l'adeguata disciplina hanno soltanto una pallida idea dei loro obblighi nei confronti dei genitori. Accade spesso che più i genitori si occupano di loro, più essi sono ingrati e mancano di rispetto. I figli che sono stati accarezzati e viziati si aspettano sempre un simile trattamento. Se poi le loro aspettative non si realizzano, rimangono delusi e si scoraggiano. Questa tendenza si ripresenterà in tutta la loro vita: essi saranno degli incapaci, dipenderanno dagli altri, aspettandosi costantemente che gli altri li favoriscano e cedano ai loro capricci. Se verranno contrariati, anche in età matura, si riterranno maltrattati. Continuano così a vivere, capaci di portare a stento i propri pesi, mormorando spesso e irritandosi perché non tutto va secondo i loro desideri.

Ragazzi viziati

Alcuni genitori, sbagliando, trasmettono ai figli insegnamenti che risulteranno dannosi e piantano rovi spinosi che in seguito feriranno loro stessi. Essi pensano che soddisfacendo i desideri dei figli e permettendo che seguano le loro inclinazioni, si assicurano il loro affetto. Che errore! I bambini viziati crescono senza freni nei confronti dei loro desideri, ostinati, egoisti, esigenti, una vera maledizione per se stessi e per quanti li circondano. I genitori sono responsabili, in larga misura, della futura felicità dei figli perché hanno il compito di formare il loro carattere. Le istruzioni ricevute nell'infanzia accompagneranno i figli per tutta la vita. I genitori gettano il seme che darà il suo frutto per il bene o per il male. Essi possono preparare i figli e le figlie per la felicità o per l'infelicità.

Ai ragazzi si deve insegnare a rendersi utili fin da piccoli. Molte ragazze oggi possono, senza rimorsi di coscienza, osservare tranquillamente la madre affaticarsi cucinando, lavando, stirando, mentre esse se ne stanno sedute a leggere o a ricamare. I loro cuori sono insensibili come una pietra. Qual è la causa di questo atteggiamento? Su chi ricade la responsabilità? Sui poveri genitori delusi. Essi, infatti, trascurano il futuro dei figli e, nel loro affetto, lasciano che essi rimangano nell'ozio o si occupino di cose di poca o nessuna importanza, di attività che richiedono poco esercizio della mente e dei muscoli. Essi scusano le figlie indolenti dicendo che sono deboli. Ma cosa le ha rese deboli se non, in molti casi, il comportamento sbagliato dei genitori? Un lavoro domestico adeguato avrebbe rafforzato il corpo e la mente. Ma i ragazzi, non avendo imparato a lavorare, per le idee sbagliate dei loro genitori, hanno finito per provare una vera avversione per il lavoro. Questo impegno risulta loro sgradito e non corrisponde a quell'immagine di condizione sociale in cui si sono collocati. Si considera che non sia opportuno per una signorina lavare i piatti, stirare o fare il bucato. Questa è l'educazione borghese impartita ai ragazzi in quest'epoca.

Il popolo di Dio deve avere dei principi più elevati di quelli della società, che cerca di adeguarsi alle abitudini in voga. I genitori credenti devono preparare i figli per una vita utile e non permettere che i principi che hanno cercato di inculcare siano inquinati da nozioni stravaganti, caratteristiche del nostro tempo, affinché i nostri giovani non si lascino attrarre dalle consuetudini correnti e guidare dalle opinioni del mondo. I genitori, inoltre, non dovrebbero permettere che i figli si scelgano gli amici. Fate loro comprendere che è vostro dovere sceglierli. Preparate i figli a portare delle responsabilità fin da piccoli.

Se i vostri figli non sono stati abituati a lavorare si stancheranno presto. Cominceranno ad accusare un dolore alla schiena, uno alle spalle e voi, per paura di affaticarli troppo, finirete per fare ogni cosa al posto loro. Cominciate ad affidare ai vostri figli pesi leggeri e aumentateli gradatamente fino a che essi non siano in grado di occuparsi di una buona quantità di lavoro senza sentirsi troppo affaticati. La mancanza di attività è la causa principale dei mal di reni e di spalle lamentati dai figli.

C'è una categoria di signorine che sono creature inutili, che sanno solo respirare, mangiare, vestirsi, chiacchierare, mentre hanno in mano un piccolo ricamo o un uncinetto. Sono poche le ragazze che dimostrano buon senso. Esse "sfarfallano" qua e là senza un obiettivo particolare. Quando si incontrano, tutto ciò che potete udire sono osservazioni sul vestire o su argomenti frivoli e commenti ironici ritenuti molto arguti e spiritosi. Ciò accade spesso in presenza di persone più anziane, le quali si sentono rattristate di fronte a questa mancanza di rispetto per la loro età. Queste ragazze sembrano aver perso ritegno ed educazione anche se sono convinte di essere giunte al livello più elevato della raffinatezza.

Questa frivolezza è come una malattia contagiosa. I figli di Dio devono vegliare sulla scelta dei compagni per i loro giovani e insegnare loro a evitare di unirsi con elementi mondani. Le madri devono insegnare alle loro figlie a cucinare e prepararle con pazienza per le occupazioni di casa. Questo impegno sarà positivo per la loro salute: i muscoli si rafforzeranno e i pensieri, alla fine della giornata, diventeranno più positivi ed elevati. Si stancheranno, forse, ma come sarà dolce il riposo dopo una giornata di sano lavoro! Il sonno, provvidenziale e ristoratore, dà vigore all'organismo affaticato e prepara per i lavori del giorno successivo. Non dite ai vostri figli che ha poca importanza che lavorino o meno. Anzi, insegnate loro che avete bisogno di aiuto, che il tempo è prezioso e che contate sulla loro collaborazione.

La pigrizia è un peccato

Mi è stato mostrato che la pigrizia è fonte di molti mali. Coloro che sono attivi non hanno tempo di prestare attenzione alle tentazioni del nemico, mentre mani e cervelli oziosi sono pronti a lasciarsi trascinare da Satana. Se la mente non è impegnata, si soffermerà su cose inutili. I genitori devono insegnare ai figli che l'ozio è un peccato. Mi fu ricordato (Ezechiele 16:49): "Ecco questa fu la iniquità di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figliuole vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane, e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero".

I figli devono comprendere che hanno un debito nei confronti dei genitori che hanno vegliato su di loro durante l'infanzia e li hanno assistiti nella malattia. Devono rendersi conto che i genitori hanno sofferto per loro. I genitori coscienziosi e pii sono profondamente interessati al fatto che i figli seguano la retta via. Provano un dolore profondo quando notano in loro dei difetti! Se i figli potessero vedere l'effetto del loro comportamento, certamente cambierebbero. Se potessero vedere le lacrime della madre, udire le sue preghiere, i suoi singhiozzi repressi, i suoi sospiri nascosti, il loro cuore si intenerirebbe e si affretterebbero a confessare i loro torti e a chiedere perdono. È un'opera che riguarda adulti e giovani. I genitori devono saper deporre una parte dei propri pesi sui figli. Alcuni non conoscono bene i figli e quindi non sanno nemmeno comprenderli. Spesso non c'è dialogo fra loro. Se i genitori cercassero di inserirsi nella vita intima dei figli e li aiutassero a confidarsi, avrebbero su di loro un influsso benefico.

La conversione dei bambini

I genitori devono seguire con la massima cura la vita spirituale dei bambini affidati loro: non incoraggeranno l'orgoglio, la stravaganza, il desiderio di mettersi in mostra. Non devono né insegnare né tollerare quelle piccole malizie che sembrano così spontanee nei bambini, ma che dovranno essere abbandonate e dalle quali dovranno correggersi in seguito. Le abitudini prese da piccoli non sono facili da abbandonare. Genitori, dovrete iniziare a educare la mente dei vostri figli fin dalla loro più tenera infanzia perché diventino dei veri cristiani. Tutti i vostri sforzi siano tesi verso la loro salvezza. Agite come se essi vi fossero stati affidati per essere preparati come gioielli preziosi che risplenderanno nel regno di Dio. Non lasciate che si addormentino sull'orlo della perdizione, perché secondo voi non sono ancora abbastanza grandi per essere responsabili e per pentirsi dei peccati e seguire il Cristo.

Mi furono ricordate le numerose e preziose promesse fatte a quanti cercano, fin da ragazzi, il Salvatore. "Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: 'Io non ci ho più alcun piacere'". Ecclesiaste 12:3. "Io amo quelli che m'amano, e quelli che mi cercano mi trovano". Proverbi 8:17. Il Pastore d'Israele ripete ancora: "...Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non glielo vietate, perché di tali è il regno di Dio". Luca 18:16. Insegnate ai vostri bambini che la gioventù è l'età migliore per cercare il Signore. Le preoccupazioni della vita appaiono meno gravi e le loro giovani menti non saranno sopraffatte dai problemi e potranno approfittarne per consacrare a Dio il meglio delle proprie forze.

Viviamo in un'epoca difficile per i ragazzi. C'è una forte corrente che li trascina verso la perdizione e per opporsi occorre un'esperienza e una forza superiore a quella dei bambini. In genere la gioventù sembra prigioniera di Satana che con i suoi angeli la trascina verso la rovina. Satana e i suoi seguaci lottano contro Dio. Perciò tutti coloro che desiderano sottomettersi al Signore e ubbidirgli saranno tentati da Satana che cerca di turbarli e di sopraffarli con i suoi inganni affinché si scoraggino e rinuncino alla lotta.

Genitori, aiutate i vostri figli. Uscite dal letargo. Vegliate continuamente opponendovi alla corrente del male con la quale Satana cerca di sommergere i vostri figli. Essi non possono farlo da soli, ma voi potete fare molto per loro. I genitori, infatti, con fervide preghiere e fede profonda, possono conseguire grandi vittorie. Alcuni non si sono resi conto della loro responsabilità e hanno trascurato l'educazione religiosa dei figli. La mattina, il primo pensiero del cristiano dovrà rivolgersi a Dio. Il lavoro e l'interesse personale dovranno essere di secondaria importanza. I figli devono essere abituati a rispettare l'ora della preghiera. Prima di iniziare i lavori della giornata, l'intera famiglia si riunirà e il padre, o la madre in sua assenza, invocherà Dio perché li protegga durante il giorno. Presentatevi con umiltà, con un cuore pieno di tenerezza e con una chiara percezione delle tentazioni e dei pericoli che attendono voi e i vostri figli. Con fede affidateli all'Eterno e chiedete per loro l'attenzione particolare del Signore. Gli angeli veglieranno sui ragazzi che sono consacrati a Dio. I genitori cristiani devono, mattina e sera, con fervide preghiere e fede perseverante, erigere una specie di muro protettivo intorno ai loro figli. Essi dovranno educarli con pazienza e, senza stancarsi, insegnare loro come vivere per piacere a Dio.

Disciplina ed educazione

L'impazienza dei genitori suscita impazienza nei figli. La collera dei genitori provoca la collera nei figli e contribuisce a sviluppare le tendenze negative. Certi genitori puniscono severamente i figli, ma lo fanno con uno spirito d'impazienza e spesso con ira. Ne risulta che le punizioni non portano a buoni risultati. I genitori, nel cercare di evitare un male, ne fanno due. Il continuo rimprovero, seguito dalle punizioni, indurisce i figli e li allontana dai genitori.

Essi devono imparare, innanzitutto, a dominarsi: così potranno educare meglio i figli. Ogni volta che perdono il controllo e parlano o agiscono con impazienza peccano contro Dio. Prima dovrebbero ragionare con i figli, precisare quali sono i loro errori, indicare il peccato commesso e convincerli che hanno peccato non solo contro i genitori ma anche contro Dio. Con il cuore intenerito e pieno di affetto, rattristati per la disubbidienza dei vostri figli, pregate con loro prima di punirli. Allora la punizione inflitta non li spingerà a odiarvi, ma ad amarvi perché si renderanno conto che non li avete puniti perché vi hanno messo in difficoltà o perché volete sfogare su di loro il vostro malcontento, ma per un senso di dovere, in vista del loro bene, affinché non crescano nel peccato.

Certi genitori hanno trascurato l'educazione religiosa e scolastica dei figli.È un errore. La mente del fanciullo è attiva e se non deve svolgere un lavoropreciso, se non è occupata dagli studi, sarà esposta a influssi negativi. È un peccato che i genitori permettano che i figli crescano ignoranti. Ecco perché dovranno procurare loro dei libri utili e interessanti, insegnare loro a lavorare e a destinare alcune ore al lavoro manuale e altre allo studio e alla lettura. I genitori dovranno cercare di elevare lo spirito dei figli e di sfruttare le loro facoltà intellettuali. La mente, abbandonata a se stessa, è generalmente poco elevata, sensuale e corrotta. Satana sfrutta ogni occasione per educare a modo suo le menti oziose.

Genitori, l'angelo che registra, prende nota di ogni parola impaziente e irosa rivolta ai figli. Ogni mancanza da parte vostra nel dare loro un'educazione adeguata e nel mostrare loro il carattere odioso del male, con i risultati che ne derivano, sarà iscritta a vostro debito. Ogni parola sconsiderata pronunciata davanti a loro, ogni parola che non sia né pura né elevata, l'angelo la segna come una macchia del vostro carattere cristiano. Tutti i vostri atti sono ricordati, buoni o cattivi che siano.

I genitori non riusciranno a educare i figli fino a che non avranno raggiunto il completo autocontrollo. Essi devono prima imparare a dominarsi, a controllare le proprie parole e persino l'espressione del volto. Non dovrebbero mai permettere che il tono di voce sia alterato dall'eccitazione e dall'ira. Solo così potranno avere un influsso decisivo sui figli. Essi potranno avere il desiderio di agire bene, di essere ubbidienti e gentili con i genitori, ma hanno bisogno di aiuto e d'incoraggiamento. Possono fare delle buone scelte, ma se i loro principi non sono rafforzati dalla religione e la loro vita non subisce l'azione della grazia santificante di Dio, non riusciranno a raggiungere la meta.

I genitori dovranno raddoppiare gli sforzi per salvare i figli. Dovranno istruirli scrupolosamente e non lasciare che essi sviluppino il loro carattere da soli, come meglio possono. Non si deve permettere ai giovani di imparare indiscriminatamente il bene e il male con l'idea che più tardi il bene prevarrà sul male. Il male cresce più rapidamente del bene. Può darsi che più tardi, dopo molti anni, il male possa essere sradicato, ma chi può garantirlo? Il tempo a disposizione è limitato. Quindi è molto meglio e più sicuro seminare nei cuori dei bambini la purezza e la bontà anziché dover, più tardi, affannarsi a strappare le erbacce. I genitori hanno il dovere di vigilare, per evitare che gli influssi esterni abbiano un effetto dannoso sui figli; devono scegliere le compagnie adatte per loro e non permettere che siano loro a sceglierle. Se i genitori non pensano a queste cose, chi ci penserà? Gli altri possono avere per i vostri figli l'interesse che dovreste avere voi? Altri possono avere per loro la cura e l'amore dei genitori?

I ragazzi che osservano il sabato possono essere infastiditi dalle restrizioni imposte e pensare che i genitori siano troppo severi. Nei loro cuori sorgono, forse, anche dei sentimenti ostili verso coloro che si preoccupano per il loro bene presente, futuro ed eterno. Però, con il passare degli anni, i figli benediranno i genitori proprio per la cura e la vigilanza dimostrata durante la loro infanzia.

I genitori dovranno spiegare ai figli, semplificandolo, il piano della salvezza, in modo che le giovani menti lo capiscano. Dei bambini di otto, dieci e dodici anni sono sufficientemente grandi perché si presenti loro un impegno religioso personale. Non educate i vostri figli pensando al fatto che in futuro saranno abbastanza grandi per pentirsi e per accettare la verità. I ragazzi, se ben guidati, possono avere un'idea precisa del proprio stato di peccato e della salvezza in Cristo. Spesso i pastori dimostrano una vera indifferenza per la salvezza dei bambini, perdendo così delle occasioni d'oro.

L'influsso della famiglia

L'influsso negativo che circonda i bambini è quasi irresistibile. Esso corrompe le menti e trascina alla perdizione. La mente dei giovani è, per natura, portata alla leggerezza. Essi, in tenera età e prima ancora che il carattere sia formato e la capacità di valutazione maturata, preferiscono spesso le compagnie che esercitano su di loro un influsso negativo. Alcuni, poi, si sentono attratti verso l'altro sesso e ciò in contrasto con i desideri e i consigli dei genitori e infrangono il quinto comandamento. I genitori hanno il dovere di sorvegliare il comportamento dei figli, di incoraggiarli, di offrire loro tutto ciò che li possa attrarre in casa e manifestare così l'interesse che il padre e la madre hanno per loro. La casa deve essere resa gaia e piacevole.

Padri e madri, parlate gentilmente ai vostri figli; pensate alla vostra sensibilità e quanto vi sia difficile sopportare il rimprovero. Riflettete e sappiate che i vostri figli sono come voi. Non imponete loro ciò che voi non potete portare. Se non sopportate la censura e il biasimo, neppure i vostri figli lo possono, tanto più che essi sono più deboli di voi e non hanno la vostra forza di sopportazione. Le vostre parole siano buone, affettuose, gaie: un raggio di sole nella casa. L'autocontrollo, la riflessione, l'impegno daranno i loro frutti. I genitori non hanno il diritto di adombrare la felicità dei figli, rimproverandoli continuamente anche per lievi mancanze. I torti e i peccati effettivi dovranno essere rilevati per impedire che si ripetano. Si deve avere quindi un comportamento serio e deciso. I figli dovranno rendersi conto dell'errore commesso senza essere lasciati in uno stato di abbattimento morale. Si cerchi di infondere in loro una certa dose di coraggio sul quale essi possano basarsi per giungere a guadagnarsi la vostra fiducia e la vostra approvazione.

Indulgenza eccessiva

Certi genitori sbagliano e concedono troppa libertà ai figli. Talvolta hannouna tale fiducia in loro da non vederne i difetti. È un errore permettere ai bambini di recarsi a far delle visite lontano, affrontando delle spese, senza essere accompagnati o dai genitori o da persone responsabili. Ciò esercita su di loro un influsso negativo. Cominciano a credere di avere ormai una certa importanza e di poter vantare dei privilegi a cui hanno diritto. Quando verrano negati loro questi privilegi nascerà in loro l'idea di essere stati defraudati. Per difendersi racconteranno di ragazzi che vanno e vengono liberamente, che godono di maggiori vantaggi e libertà.

La madre, temendo che i figli la credano ingiusta, accondiscende ai loro desideri e questo provoca effetti negativi. I giovani ospiti di altre famiglie, senza l'occhio vigile dei genitori per individuare e correggere i loro errori, spesso fanno esperienze le cui impressioni richiedono mesi per essere cancellate. Mi fu riferito il caso di genitori che avevano figli buoni e ubbidienti. Per la fiducia che avevano in alcune famiglie, permettevano ai figli di allontanarsi da casa per andare a trovare questi amici. Ci fu, da allora, un totale cambiamento nel comportamento e nel carattere dei figli. Prima erano contenti e felici a casa e non desideravano molto la compagnia di altri giovani; quando rientravano, dopo quelle visite, ogni restrizione sembrava loro ingiusta e la casa era diventata quasi una prigione. Queste concessioni poco sagge dei genitori modificano il carattere dei figli.

Tramite queste visite alcuni allacciano delle relazioni che li porteranno alla rovina. Genitori, se potete, tenete con voi i figli e vigilate su di loro con la massima attenzione. Quando lasciate che si allontanino da casa, essi credono di essere ormai emancipati e di poter badare a se stessi. Le loro conversazioni, allora, vertono su argomenti che non sono per nulla atti ad affinare o a elevare, né tanto meno ad accrescere l'amore per la religione. Più si permette loro di far delle visite, maggiore sarà il desiderio di farne e minore attrattiva eserciterà su loro la casa paterna.

Ragazzi, Dio ha ritenuto opportuno affidarvi alla cura dei genitori perché vi educhino e partecipino alla formazione del vostro carattere per il cielo. Comunque sta a voi decidere se svilupperete un buon carattere cristiano sfruttando al massimo i vantaggi che vi vengono da una famiglia credente e fedele. Nonostante tutte le preoccupazioni e la fedeltà, i genitori non possono salvare i figli: essi hanno la loro parte di responsabilità. Genitori credenti, avete un'opera di grande responsabilità da compiere: dirigere i passi dei figli anche nel campo dell'esperienza religiosa. Quando essi ameranno veramente Dio, vi rispetteranno e vi benediranno per l'attenzione manifestata nei loro confronti e per il vostro impegno nel frenare i loro desideri e nel sottomettere la loro volontà.

Nella società prevale la tendenza a lasciare che la gioventù segua le proprie inclinazioni. Se i bambini si dimostrano molto indisciplinati, i genitori dicono che cambieranno dopo un certo periodo di tempo e che, giunti all'età di sedicidiciotto anni, ragioneranno da soli, rinunceranno alle loro abitudini sbagliate e diventeranno degli uomini e delle donne impegnati. Che errore! Per anni hanno permesso che un nemico seminasse la zizzania. In questo modo si sono sviluppate tendenze negative e, in molti casi, tutto il lavoro compiuto successivamente su quel terreno è risultato inutile.

Satana lavora con furbizia e perseveranza, è un terribile nemico. Ogni volta che si pronuncia una parola incauta, che ha un influsso negativo sui giovani, sia essa una lusinga o un invito a considerare un certo peccato con minore ripugnanza, Satana ne approfitta e coltiva il seme del male perché metta radice e produca frutti abbondanti. Alcuni genitori hanno permesso che i figli prendessero delle abitudini che lasceranno le loro tracce per tutta la vita: essi sono responsabili di questo peccato. I ragazzi possono pretendere di essere cristiani, ma se la grazia non agisce nel loro cuore e non riforma la loro vita, le loro abitudini passate si rifletteranno in tutta la loro esperienza ed essi manifesteranno quel carattere che i genitori hanno permesso loro di formarsi.

Il mondo e i suoi piaceri

Il livello della spiritualità è solitamente così basso, fra i cosiddetti cristiani, che quanti desiderano seguire Gesù sinceramente trovano il compito molto più arduo di quanto immaginavano. L'influsso di chi è legato al mondo e afferma di essere discepolo del Cristo è dannoso per i giovani. La linea di demarcazione fra i cristiani e il mondo non è più visibile e pur professando di vivere per il Cristo, in realtà vivono per il mondo. La loro fede non limita i loro piaceri e pur dicendosi figli della luce camminano nell'oscurità e sono figli della notte e delle tenebre.

Chi cammina nelle tenebre non può amare Dio e desiderare sinceramente di glorificarlo. Non riesce a comprendere la superiorità delle realtà celesti e quindi la possibilità di amarle veramente. Quante persone si dicono cristiane perché considerano positivo esserlo, ma non portano nessuna croce e sono mosse da motivazioni egoistiche. Alcune di loro possono tranquillamente andare in una sala da ballo e partecipare ai divertimenti che essa offre. Altre, forse, non giungono a tanto, però partecipano a gite, a rappresentazioni e ad altre manifestazioni frivole. Perfino l'occhio più esperto ben difficilmente riuscirebbe a rintracciare in quelle persone una parvenza di cristianesimo. Non riuscirebbe a notare la minima differenza fra loro e il più indifferente nei confronti della religione. Il presunto cristiano, il dissoluto, colui che apertamente schernisce la religione e il profano formano un tutto unico. Dio li considera simili nello spirito e nel comportamento.

Il cristianesimo senza la fede e le opere non ha valore. Nessuno può servire due padroni. I figli dell'empio sono servi di colui a cui ubbidiscono. Essendo suoi servi non possono essere figli di Dio, a meno che non rinuncino al diavolo e alle sue opere. I figli del Re del cielo non possono associarsi ai piaceri e ai divertimenti dei seguaci di Satana senza pericoli, anche se ripetono spesso che non c'è nulla di male. Dio ha rivelato delle sacre e solenni verità per separare il suo popolo dagli empi e purificarlo. Gli Avventisti del 7° Giorno devono vivere secondo la loro fede. Chi ubbidisce ai dieci comandamenti considera le realtà terrene e quelle spirituali da un punto di vista diametralmente opposto a quello di coloro che, pur dicendosi cristiani, amano i piaceri della vita, evitano la croce e violano il quarto comandamento. Nell'attuale stato della società non è facile per i genitori tenere a freno i figli ed educarli secondo la regola biblica. Alcuni sedicenti cristiani si sono allontanati così tanto dalla Parola di Dio che quando i genitori vogliono educare i figli secondo i suoi principi e, come Abramo, trasmetterli alla loro famiglia, i poveri bambini, condizionati dall'influsso che li circonda, pensano che i genitori esagerino nelle loro pretese e siano prudenti all'eccesso per quanto riguarda le loro amicizie. Provano il desiderio naturale di seguire l'esempio di quanti vivono nella società pur dicendosi cristiani.

Oggi è difficile capire cosa significhi essere perseguitati per il Cristo. Occorre ben poco spirito di rinuncia e di sacrificio per avere una "apparenza di pietà" e il nome scritto nel registro della chiesa. Invece, vivere in modo tale che le nostre scelte piacciano a Dio e i nostri nomi figurino nel libro della vita richiede vigilanza, preghiera, rinuncia e sacrificio. Quanti si dicono cristiani sono di esempio ai giovani solo nella misura in cui seguono Gesù. Un comportamento in armonia con l'insegnamento del Maestro è il risultato normale della vera religiosità. Colui che giudicherà la terra ricompenserà ciascuno secondo le sue opere. I giovani che seguono il Cristo devono lottare; devono portare ogni giorno la croce per abbandonare le abitudini della società e imitare la vita del Cristo.