I tesori delle testimionianze 2

Capitolo 19

Il matrimonio con i miscredenti

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Cara sorella L... ho saputo che lei si propone di sposare qualcuno che non è della sua fede religiosa e temo che non abbia considerato attentamente questo fatto così importante. Prima di compiere un passo che influirà su tutta la sua vita futura, io la esorto a riflettere con cura e con spirito di preghiera. Questa nuova relazione sarà fonte di vera felicità? Sarà per lei di aiuto nella sua esperienza cristiana? Sarà essa gradita da Dio? Il suo sarà un esempio positivo che gli altri possono imitare?

Prima di porgere la sua mano di sposa, ogni donna dovrebbe chiedersi se colui con il quale sta per unire il suo destino ne è degno. Qual è stato il suo passato? La sua vita è pura? L'amore da lui espresso è di natura nobile ed elevata, o si tratta di una semplice infatuazione emotiva? Possiede egli quelle doti di carattere che potranno renderla felice? Potrà lei trovare vera pace e vera gioia nel suo affetto? Le sarà dato di serbare la propria individualità o dovranno invece il suo giudizio e la sua coscienza sottomettersi al controllo di suo marito? Come discepola di Cristo, lei non appartiene a se stessa: è stata comperata a prezzo. Potrà far fronte alle esigenze del Salvatore come a qualcosa di superiore a tutto il resto? Il corpo e l'anima, il pensiero e i propositi saranno conservati puri e santi? Tutte queste cose hanno una portata vitale sul benessere di ogni donna che contrae dei vincoli matrimoniali.

Nel focolare la religione è indispensabile. Soltanto essa può impedire i dolorosi mali che così spesso amareggiano la vita coniugale. Solo là dove Cristo regna può esistere un amore profondo, vero e altruistico. Allora le anime si uniranno fra loro e le due vite si fonderanno armoniosamente. Gli angeli di Dio saranno ospiti in seno alla famiglia e la loro santa presenza benedirà la camera nuziale. L'avvilente sensualità sarà bandita. I pensieri saranno rivolti in alto, a Dio, e a lui salirà la devozione del cuore.

Il cuore brama l'amore umano; però questo amore non è abbastanza forte, puro o prezioso da poter sostituire quello di Gesù. Solo nel suo Salvatore la moglie può trovare la saggezza, la forza e la grazia per far fronte alle preoccupazioni, alle responsabilità e ai dolori della vita. Essa dovrebbe fare di Gesù la sua forza e la sua guida. Che la donna si dia a Cristo prima di unirsi con un amico terreno e che contragga un vincolo che non sia in contrasto col precedente. Chi vuole trovare la vera felicità deve assicurarsi la benedizione del cielo su tutto quello che ha e su tutto quello che fa. E' la disubbidienza a Dio che riempie tanti cuori e tanti focolari di miseria. Sorella mia, a meno che lei non voglia avere una casa dalla quale le ombre non si allontaneranno mai, non si unisca con chi è nemico di Dio.

In qualità di persona che dovrà udire queste parole nel giorno del giudizio, io la scongiuro a considerare il passo che pensa di fare, domandandosi: "Un marito incredulo non distoglierà i miei pensieri da Gesù? Egli, che ama più il piacere che Dio, non mi spingerà a compiacermi delle cose che formano il suo diletto?" Il sentiero che conduce alla vita eterna è ripido e arduo. Non si addossi, perciò, altri fardelli che rallenterebbero la sua avanzata. Lei dispone di scarso vigore spirituale ed ha quindi bisogno di aiuto e non già di ostacoli supplementari.

Le disposizioni divine

Il Signore ordinò all'antico Israele di non imparentarsi con le nazioni idolatre circostanti: "Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figliuole ai loro figliuoli e non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli". Deuteronomio 7:3. Ne viene indicata la ragione. La Sapienza infinita, prevedendo i risultati che sarebbero derivati da simili unioni, dichiara: "Perché stornerebbero i tuoi figliuoli dal seguire me, per farli servire a dèi stranieri e l'ira dell'Eterno si accenderebbe contro a voi ed Egli ben presto vi distruggerebbe... Poiché tu sei un popolo consacrato all'Eterno che è l'Iddio tuo; l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha scelto, per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra... Riconosci dunque che l'Eterno, l'Iddio tuo, è Dio; l'Iddio fedele, che mantiene il suo patto e la sua benignità fino alla millesima generazione a quelli che l'amano e osservano i suoi comandamenti... ma rende immediatamente a quelli che l'odiano ciò che si meritano distruggendoli; non differisce, ma rende immediatamente a chi l'odia ciò che si merita". Deuteronomio 7:4, 6, 9, 10.

Nel Nuovo Testamento si ritrovano consimili divieti riguardo al matrimonio fra cristiani e increduli. L'apostolo Paolo, nella sua prima lettera ai Corinzi, scrive: "La moglie è vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore, ella è libera di maritarsi a chi vuole purché sia nel Signore". 1 Corinzi 7:39. Successivamente, nella sua seconda epistola ai Corinzi, egli afferma: "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza vi è fra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Belial? O che vi è di comunione tra il fedele e l'infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché noi siamo il tempio dell'Iddio vivente, come disse Iddio: 'Io abiterò in mezzo a loro e camminerò in mezzo a loro; e sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo'". Perciò: "Uscite di mezzo a loro e separatevene dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo; ed io vi accoglierò e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente". 2 Corinzi 6:14-18.

Sorella mia, ardisce lei sdegnare queste chiare e positive istruzioni? Come figliuola di Dio, suddita del regno di Cristo, riscattata dal suo sangue, come può congiungersi con uno che non riconosce le divine esigenze e non è controllato dallo Spirito? Gli ordini da me citati non sono parole umane: sono parole divine. Per quanto il compagno da lei scelto possa essere degno sotto ogni altro aspetto (il che però non è), nondimeno egli non ha accettato la verità per questo tempo: è un incredulo, e il cielo proibisce di unirsi con lui. Lei non può, senza rischio per la sua anima, disprezzare questa divina ingiunzione.

Vorrei avvertirla del pericolo prima che sia troppo tardi. Lei presta ascolto a parole dolci e piacevoli ed è indotta a credere che tutto andrà bene; ma non conosce i motivi che dettano questi bei discorsi. Non può scorgere gli abissi di empietà che si celano nell'animo; non può spingere il suo sguardo dietro le quinte e discernere i lacci che Satana va predisponendo per l'anima sua. Egli vuole indurla a proseguire su codesta strada per avere accesso più agevole e scagliarle contro gli strali della sua tentazione. Non gli dia il minimo vantaggio. Mentre Dio agisce sullo spirito dei suoi servitori, Satana opera tramite i figli della disubbidienza. Non esiste nessun accordo fra Cristo e Belial: i due non possono armonizzare. Congiungersi con un incredulo equivale a mettersi sul terreno di Satana. Così facendo lei contrista lo Spirito di Dio e ne perde la protezione. Può permettersi di avere queste terribili probabilità contro se stessa nella battaglia per la vita imperitura?

Lei, forse, obietterà: "Ma io ho fatto una promessa; come posso ora ritrattarmi?" Le rispondo: Se lei ha fatto una promessa contraria alle Sacre Scritture, si affretti a ritirarla e si penta umilmente davanti a Dio dell'infatuazione che l'ha spinta a impegnarsi in modo così avventato. E' molto meglio revocare una simile promessa, nel timore di Dio, che mantenerla e così facendo disonorare il Creatore.

Si ricordi: lei ha un cielo da guadagnare e una larga via di perdizione da evitare. Dio intende dire proprio quello che afferma. Quando proibì ai nostri progenitori di mangiare del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, la loro disubbidienza dischiuse le cateratte della sventura per il mondo intero. Se noi procediamo in modo contrario a Dio, Egli procederà contro di noi. Il nostro unico comportamento sicuro consiste nell'ubbidire a tutte le sue esigenze, perché esse sono fondate su un amore e una saggezza infiniti.

Come ai giorni di Noè

Lo spirito di intensa mondanità oggi esistente, la disposizione a non riconoscere alcuna esigenza superiore a quella dell'appagamento del proprio piacere, costituiscono uno dei segni degli ultimi giorni. "E come avvenne ai giorni di Noè", disse Gesù, "così pure avverrà ai giorni del Figliuol dell'uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio che li fece tutti perire". Luca 17:26, 27. La gente di questa generazione si sposa e dà in matrimonio con il medesimo incurante disdegno delle esigenze divine, tipico dei giorni di Noè.

Nel mondo cristiano c'è una sorprendente e preoccupante indifferenza per quel che riguarda l'insegnamento della Parola di Dio intorno al matrimonio dei cristiani con i non credenti. Molti, che pur professano di amare e temere Iddio, preferiscono seguire l'inclinazione del proprio animo piuttosto che accettare i consigli della Sapienza infinita. In una materia che implica in modo vitale la felicità e il benessere di ambedue le parti sia per questo mondo, sia per quello a venire, la ragione, il giudizio e il timore di Dio sono messi da parte per lasciare che un cieco impulso e una ostinata risolutezza assumano il pieno controllo. Uomini e donne che per altri versi sono sensibili e coscienziosi, chiudono le orecchie al consiglio, rimangono sordi agli appelli e alle preghiere di amici, parenti e servitori di Dio. Esprimere un parere o dare un avvertimento è considerato impertinente ingerenza a tal segno che la persona amica che è così fedele da pronunciare parole di rimostranza, viene trattata come una nemica.

Tutto questo è quello che Satana vuole. Egli va tessendo il suo incantesimo intorno all'anima, che viene in tal modo ammaliata, infatuata. La ragione abbandona le redini alla sensualità; la passione profana prende il sopravvento fino a che -- ma ormai troppo tardi -- la vittima si trova immersa in una vita di miseria e di schiavitù. Questo quadro non è frutto dell'immaginazione, ma l'esposizione di fatti. La divina approvazione non viene data alle unioni espressamente vietate dal Signore. Da anni io ricevo lettere da varie persone che hanno contratto vincoli matrimoniali infelici, e le tristi vicende che vengono così portate a mia conoscenza sono sufficienti per addolorare il mio cuore. Non è facile stabilire quale consiglio dare a queste anime sfortunate, o dire come possa essere alleviata la loro dura sorte; però la loro esperienza negativa dovrebbe costituire un monito per gli altri.

In questa epoca della storia del mondo, mentre le scene della vicenda terrena stanno per concludersi e noi stiamo per entrare in un periodo di disordine senza precedenti, quanto meno matrimoni si contraggono, tanto meglio per tutti: uomini e donne. Ma soprattutto perché Satana è in azione con ogni inganno di seduzione in coloro che periscono, i cristiani si guardino dall'unirsi con i miscredenti. Dio ha parlato: tutti quelli che lo temono si sottometteranno ai suoi saggi consigli. I nostri sentimenti, i nostri affetti, i nostri impulsi debbono orientarsi verso il cielo, non verso la terra, non verso il basso e indegno pensiero e le passioni sensuali. E' tempo ormai che ogni anima viva come sotto lo sguardo di Dio il quale scruta il cuore.

Mia cara sorella, come seguace di Cristo lei dovrebbe chiedersi quale sarà la ripercussione del passo che sta per fare, non solo su se stessa, ma sugli altri. I discepoli di Cristo, in qualità di collaboratori del loro Maestro, debbono essere "irreprensibili e schietti, figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale", dice Paolo, "voi risplendete come luminari nel mondo". Filippesi 2:15. Noi dobbiamo accogliere i fulgidi raggi del Sole di giustizia e con le nostre buone opere farli risplendere sugli altri in chiari, costanti raggi, mai intermittenti, mai tendenti ad appannarsi. Noi possiamo essere certi di non recare danno alcuno a quelli che ci stanno attorno, solo esercitando un influsso positivo per guidarli verso il cielo.

"Voi siete i miei testimoni" dice Gesù; perciò in ogni atto della nostra vita noi dovremmo chiederci se il nostro atteggiamento si ripercuoterà sugli interessi del regno del nostro Redentore. Se lei è davvero una cristiana, deciderà di camminare sulle sue orme per penosa che possa apparire la cosa ai suoi sentimenti naturali. Paolo afferma: "Quanto a me, non sia mai che io mi glori d'altro che della croce del Signor nostro Gesù Cristo, mediante la quale il mondo per me è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo". Galati 6:14. Sorella L..., bisogna che lei si segga ai piedi di Gesù per imparare da lui, come anticamente fece Maria. Dio richiede da parte sua l'intera sottomissione della volontà, dei progetti, dei propositi. Gesù è il suo Condottiero ed è a lui che lei deve guardare, in lui deve confidare e non permettere a nessuna cosa di trattenerla dalla vita di consacrazione che lei deve offrire a Dio. La sua conversazione deve ispirarsi al cielo, da dove aspetta il suo Salvatore. La sua pietà deve essere di una tempra tale da farsi sentire da tutti coloro che si trovano nella sfera della sua azione. Dio chiede che in ogni atto della vita si eviti perfino l'apparenza del male. Lei lo fa? Lei ha il più sacro obbligo di non sminuire e di non compromettere la sua santa fede unendosi coi nemici del Signore. Se è tentata di disprezzare le ingiunzioni della sua Parola perché altri lo hanno fatto, ricordi che anche il suo esempio esercita un potere. Altri agiranno come lei e in tal modo il male si estenderà. Mentre lei si dice figliuola di Dio, un suo allontanamento dalle sue esigenze provocherà un danno incalcolabile su coloro che guardano a lei per essere guidati.

La salvezza delle anime sarà la meta costante di chi dimora in Cristo. E lei, che cosa ha fatto per manifestare la sua riconoscenza verso Colui che l'ha chiamata fuori dalle tenebre? "Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti e Cristo ti inonderà di luce". Efesini 5:14. Si sbarazzi di questa fatale infatuazione che intorpidisce i suoi sensi e paralizza le facoltà dell'anima!

I più forti incentivi alla fedeltà, i motivi più sublimi, le ricompense più gloriose ci vengono presentati. I cristiani debbono essere i rappresentanti di Cristo, i figliuoli e le figliuole di Dio. Essi sono i suoi gioielli, il suo tesoro particolare. Di tutti quelli che serberanno la loro fermezza, Egli dichiara: "Essi cammineranno meco in vesti bianche perché ne sono degni". Apocalisse 3:4. Quelli che raggiungeranno le porte d'accesso alla beatitudine eterna, non stimeranno affatto eccessivo qualsiasi sacrificio da loro compiuto.

Che Dio l'aiuti a superare la prova e a preservare la sua integrità. Si aggrappi a Gesù mediante la fede e non deluda il suo Redentore.