I tesori delle testimionianze 2

Capitolo 35

"L'apparenza del male"

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Io mi sento spinta a rivolgermi a quanti sono impegnati a comunicare al mondo l'ultimo messaggio di avvertimento. Che coloro in favore dei quali essi si affaticano intendano e accettino il messaggio o no, ciò dipende moltissimo dai singoli operai. L'ordine di Dio è: "Purificatevi, voi che portate i vasi dell'Eterno". Isaia 52:11. Paolo, a sua volta, raccomanda a Timoteo: "Bada a te stesso e all'insegnamento". 1 Timoteo 4:16. L'opera deve cominciare dall'operaio: egli deve essere unito con Cristo come il tralcio è unito con la vite. "Io sono la vite", disse Gesù, "voi siete i tralci". Giovanni 15:5. E' qui rappresentata la più intima comunione possibile. Innestate sul fusto fiorente il ramoscello privo di pampini ed esso si trasformerà in un tralcio vivo che trae dalla vite linfa e nutrimento. Una fibra dopo l'altra, una cellula dopo l'altra, l'arbusto aderisce strettamente fino a germogliare, fiorire e dare frutto. L'arbusto privo di linfa rappresenta il peccatore. Unita con Cristo, l'anima si unisce con l'anima: quella debole e limitata con quella santa e infinita, e l'uomo diventa uno con Cristo.

"Senza di me", Gesù ha detto, "Voi non potete fare nulla". Noi che affermiamo di essere i collaboratori di Cristo, siamo uniti con lui? Dimoriamo noi in Cristo? Siamo noi uno con lui? Il messaggio che portiamo è di portata mondiale e deve raggiungere tutte le nazioni, le lingue, i popoli. Il Signore non chiede a nessuno di noi di andare avanti con questo messaggio senza conferirci grazia e potenza, perché lo presentiamo alla gente in modo corrispondente alla sua importanza. Il grande interrogativo oggi per noi è: "Stiamo recando al mondo questo solenne messaggio di verità in maniera tale da mostrarne l'importanza?" Il Signore lavorerà con i suoi operai, se essi vorranno dipendere unicamente da Cristo. Egli non si è mai prefisso che i suoi missionari dovessero lavorare senza la sua grazia, privi della sua potenza.

Cristo ci ha scelti dal mondo perché diventassimo un popolo particolare e santo. Egli "ha dato se stesso per noi affin di riscattarci da ogni iniquità e di purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone". Tito 2:14. Gli operai di Dio debbono essere uomini di preghiera, studiosi diligenti delle Scritture, affamati e assetati di giustizia, per poter essere una luce e una forza per gli altri. Il nostro è un Dio geloso; Egli vuole che noi lo adoriamo in spirito e verità nella bellezza della santità. Dice il Salmista: "Se nel mio cuore avessi avuto di mira l'iniquità, il Signore non mi avrebbe ascoltato". Salmi 66:18. In qualità di operai noi dobbiamo fare attenzione alle nostre vie. Se il Salmista diceva che egli non sarebbe stato ascoltato se avesse avuto di mira l'iniquità nel proprio cuore, come possono essere ora ascoltate le preghiere degli uomini se essi hanno di mira l'iniquità?

Evitare il minimo passo verso il male

Dopo il 1844, il fanatismo si infiltrò nelle file degli avventisti. Dio, allora, mandò dei messaggi per frenare il male che dilagava. Vi era una eccessiva familiarità fra alcuni uomini e donne. Io presentai loro il santo ideale di verità che avremmo dovuto raggiungere e la purezza di comportamento che essi dovevano conservare per poter ricevere l'approvazione di Dio ed essere senza macchia, né crespa né cosa alcuna tale. Le più solenni minacce da parte di Dio vennero pronunciate contro uomini e donne i cui pensieri seguivano una via impura, mentre affermavano di essere favoriti da Dio in modo speciale. Il messaggio di Dio, però, fu disprezzato e respinto. Essi si rivolgevano a me dicendo: "Dio ha parlato solo per mezzo tuo e non per mezzo di noi?" Essi, così, non modificarono il loro modo di agire e il Signore lasciò che proseguissero fino a che la loro vita non finì con l'essere caratterizzata dalla contaminazione.

Noi non siamo fuori pericolo neppure ora. Ogni anima che si impegna a comunicare al mondo il messaggio di avvertimento sarà severamente tentata di seguire un determinato corso di vita, quasi che volesse rinnegare la propria fede. Fa parte dei piani di Satana cercare di rendere gli operai deboli nella preghiera e nel loro influsso a motivo dei loro difetti di carattere. Come operai, noi dobbiamo essere uniti nel disapprovare e nel condannare qualunque cosa che abbia in sé il minimo accostamento col male nei nostri reciproci rapporti. La nostra fede è santa; la nostra opera consiste nel rivendicare l'onore della legge divina e non è di natura tale da spingere chicchessia a scendere verso il basso livello di pensiero e di condotta.

Dobbiamo avere un ideale di condotta elevato, credere e insegnare la verità come la si trova in Gesù. La santità del cuore non porterà mai ad azioni impure. Quando uno che dice di insegnare la verità è incline a trattenersi in compagnia di donne giovani, nubili o sposate; quando mette familiarmente una mano su di loro e parla con una certa intimità, temetelo: gli immacolati princìpi della verità non sono radicati nell'anima sua. Tali persone non sono in Cristo e Cristo non dimora in loro. Esse hanno bisogno di una totale conversione prima che Dio possa accettare la loro attività. La verità, di origine celeste, mai abbassa moralmente chi la riceve; mai lo spinge al minimo passo verso una familiarità illecita. Al contrario, essa santifica il credente, ne affina il gusto, lo eleva, lo nobilita e lo mette in intima comunione con Gesù. Essa lo invita a tener conto dell'esortazione dell'apostolo Paolo di astenersi da ogni apparenza di male affinché nessuno possa sparlare della sua virtù.

È questo un argomento al quale dobbiamo prestare attenzione. Noi dobbiamo guardarci dai peccati di quest'epoca degenere e stare lontani da tutto ciò che abbia sapore di indebita familiarità: Dio la condanna. Si tratta di un terreno proibito sul quale è pericoloso avventurarsi. Ogni parola e ogni atto dovrebbero tendere a elevare, a migliorare, a nobilitare il carattere. Vi è peccato nell'essere poco riflessivi su queste cose. L'apostolo Paolo esortava Timoteo alla diligenza e all'accuratezza nel suo ministero, raccomandandogli di meditare sulle cose pure ed eccellenti perché il suo progresso fosse noto a tutti. I giovani del nostro tempo hanno un grande bisogno dello stesso consiglio. Se gli uomini riflettessero di più e agissero in maniera meno impulsiva, avrebbero maggior successo nella loro attività. Noi stiamo trattando degli argomenti di importanza vitale e non possiamo permetterci di mescolare alla nostra opera i nostri difetti di carattere. Vogliamo rappresentare il carattere di Cristo.

Elevati nel pensiero e nell'azione

Abbiamo una grande opera da svolgere per elevare gli uomini, condurli a Cristo e indurli a scegliere e a cercare con ardore di essere partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che, attraverso la concupiscenza, è nel mondo. Ogni pensiero, ogni parola, ogni azione degli operai dovrebbero essere di natura così elevata da risultare in armonia con la sacra verità che essi propugnano.

Può darsi che uomini e donne debbano avere, per necessità, rapporti più o meno stretti di lavoro nei nostri importanti campi mondiali. In tal caso essi non potranno mai essere troppo prudenti. Che gli uomini sposati siano riservati e cauti, perché nessun male possa essere detto di loro a ragione. Noi viviamo in un'epoca nella quale l'iniquità abbonda e perciò una parola malcauta o un atto inconsulto possono danneggiare notevolmente l'utilità di chi manifesta siffatta debolezza. Che gli operai mantengano la barriera della riservatezza e non permettano che accada qualcosa di cui il nemico possa approfittare per trarne vantaggio. Se essi cominciano a porre i loro affetti gli uni sugli altri, accordando attenzioni particolari a persone favorite e ricorrendo a parole di adulazione, Dio ritirerà il suo Spirito.

Se degli uomini sposati entrano nell'opera lasciando alle mogli, a casa, la cura dei propri figli, la moglie e madre compie un'opera altrettanto grande e importante di quella svolta dal marito e padre. Sebbene uno sia nel campo, l'altra è una missionaria a domicilio, alla prese con preoccupazioni, ansietà e pesi che spesso risultano superiori a quelli del rispettivo marito e padre. Il suo lavoro è solenne e importante: consiste nel plasmare la mente e nel modellare il carattere dei figli, nell'educarli perché siano utili quaggiù e idonei, poi, per la futura vita immortale. Il marito, nel suo lavoro, può ricevere gli onori degli uomini, mentre colei che si affatica a casa probabilmente non otterrà nessun riconoscimento terreno per quello che fa. Però se si adopera per il bene della famiglia, cercando di plasmare i caratteri secondo il modello divino, l'angelo che registra le azioni degli uomini scriverà il suo nome come quello dei più grandi missionari del mondo. Dio non vede le cose come sono viste dalla veduta limitata dell'uomo.

Quanto dovrebbe stare attento il marito e padre a rimanere fedele ai voti matrimoniali! Quanto dovrebbe essere cauto per evitare di incoraggiare nelle giovani e anche nelle donne sposate pensieri che non sono in armonia con l'ideale santo ed elevato dei comandamenti di Dio! Cristo mostra che questi comandamenti sono di portata immensa e abbracciano i pensieri, le intenzioni e i propositi dell'anima. E' qui che molti sbagliano. Le immaginazioni dei loro cuori non sono della natura pura e santa richiesta da Dio, e per quanto elevata possa essere la loro posizione, per quanto dotati di talenti essi siano, Dio li considererà più colpevoli e perciò più meritevoli della sua ira di quanti hanno meno talenti, meno luce e meno autorità.

Evitare la lode e la lusinga

Io sono addolorata quando vedo gli uomini elogiati, lusingati, vezzeggiati. Dio mi ha rivelato che alcuni di coloro che ricevono queste attenzioni non sono degni di nominarlo con le loro labbra; tuttavia essi sono portati alle stelle nella stima delle creature limitate che vedono solo l'apparenza esteriore. Sorelle, non vezzeggiate, non adulate mai dei poveri, fallibili, imperfetti uomini, giovani o anziani, sposati o celibi. Voi ignorate le loro debolezze e non sapete che proprio le vostre attenzioni possono determinare la loro rovina. Io sono allarmata dalla miopia, dalla mancanza di prudenza manifestate da numerose persone a tale riguardo.

Gli uomini che svolgono l'opera di Dio e hanno Cristo nei loro cuori, non abbasseranno mai il loro livello morale, anzi cercheranno di elevarlo sempre più. Non si compiaceranno dell'adulazione o dei vezzeggiamenti femminili. Che gli uomini sposati o celibi dicano: "Giù le mani! Io non fornirò mai la minima occasione perché si sparli di me. La mia reputazione è per me un capitale molto più prezioso dell'oro e dell'argento. Lasciate che io la conservi incontaminata. Se gli uomini si scaglieranno contro di essa ciò sarà dovuto allo stesso motivo per cui essi diffamarono Cristo, e cioè perché odiavano la purezza e la santità del suo carattere; cose, queste, che rappresentavano un continuo rimprovero per loro".

Io desidero imprimere in ogni operaio della causa di Dio il grande bisogno della preghiera incessante, fervente. Essi non possono stare continuamente in ginocchio, però possono levare i loro cuori a Dio. Fu così che Enoch camminò con Dio. Badate che non si insinui in voi la presunzione e che questo vi spinga a lasciare Gesù fuori e ad agire secondo la vostra personale energia, anziché con lo spirito e la potenza del Maestro. Non sprecate preziosi momenti in conversazioni frivole. Quando ritornate dall'aver svolto del lavoro missionario, non vi vantate, ma esaltate Gesù. Innalzate la croce del Calvario.

Non permettete a nessuno di adularvi o di aggrapparsi alla vostra mano quasi con riluttanza a lasciarla. Abbiate timore di ogni dimostrazione di questo genere. Quando delle giovani, nubili o sposate, sono propense a esporvi i loro segreti di famiglia, fate attenzione. Quando manifestano il desiderio di simpatia, sappiate che quello è proprio il momento di usare la massima prudenza. Chi è impregnato dello Spirito di Cristo e cammina con Dio non proverà nessun desiderio morboso, quasi struggente di simpatia, perché gode di una compagnia che soddisfa ogni aspirazione della mente e del cuore. Gli uomini sposati che accettano le attenzioni, gli elogi e l'interessamento femminili dovrebbero sapere che l'amore e la simpatia di tali persone non sono degni di essere accettati.

La fermezza di Giuseppe

Troppo spesso le donne sono delle tentatrici. Con un pretesto o con l'altro esse richiamano l'attenzione degli uomini sposati o celibi, e li spingono a trasgredire la legge di Dio a tal segno che la loro utilità è danneggiata e le loro anime sono poste in serio pericolo. La storia di Giuseppe è stata conservata per il bene di tutti coloro che, come lui, sono tentati. Quanto ai princìpi, egli rimase fermo e rispose alla tentatrice: "Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?" Genesi 39:9. Oggi è necessaria una forza morale pari alla sua.

Se le donne elevassero la loro vita e diventassero collaboratrici di Cristo, il loro influsso sarebbe meno pericoloso; ma con i loro sentimenti attuali, pieni di noncuranza per quel che riguarda i diritti che Dio ha su di loro, tale ascendente è spesso forte, ma nella direzione sbagliata. Le loro facoltà sono menomate e la loro opera non reca l'impronta divina. Esse non sono missionarie in casa loro, né lo sono fuori. Spesso, purtroppo, il loro focolare, il loro prezioso focolare è abbandonato alla desolazione.

Chiunque professa di servire Cristo cerchi di vincere ogni forma di immaturità, ogni debolezza, ogni follia. Alcuni non raggiungono mai la perfetta statura di uomini in Cristo Gesù: sono infantili e indulgenti verso se stessi. Un'umile pietà correggerebbe tutto ciò. Una religione immacolata non possiede elementi di puerile indulgenza nei confronti della propria persona, ma si rivela onorevole al massimo grado. Per conseguenza, nessuno di quanti si sono arruolati come soldati di Cristo venga mai meno nel giorno della prova. Tutti dovrebbero rendersi conto che hanno da svolgere un serio lavoro per elevare i loro simili. Nessuno ha il diritto di riposarsi nella lotta che consiste nel rendere desiderabile la virtù e abominevole il vizio. Non esiste nessuna tregua per il cristiano che vive da questa parte del mondo eterno. Ubbidire ai comandamenti di Dio significa agire rettamente. Questa è la maturità cristiana.

Molti hanno bisogno di imparare più frequentemente dalla vita di Cristo Gesù, capo e compitore della nostra fede: "Considerate Colui che sostenne una tale opposizione dei peccatori contro a sé, onde non abbiate a stancarvi, perdendovi d'animo. Voi non avete ancora resistito fino al sangue, lottando contro il peccato". Ebrei 12:3, 4. Voi dovete mostrare uno sviluppo nelle grazie cristiane dando prova di mansuetudine nella provocazione ed estraniandovi dalla volgare mondanità. Così facendo darete evidenza al fatto che avete un Salvatore che dimora del continuo in voi e che ogni pensiero, ogni parola e ogni azione attirano gli uomini a Gesù anziché verso la vostra persona. Vi è una grande quantità di lavoro da svolgere e il tempo per farlo è molto poco. Sia compito della vostra vita inculcare nell'animo di tutti l'idea che essi hanno un'opera da assolvere per Cristo. Ovunque ci sono dei doveri da compiere, doveri che altri non comprendono perché non vogliono prendere in considerazione l'opera della loro vita. Accettateli e assolveteli voi!

Uomini di incensurabile reputazione

In seno al popolo di Dio la norma della moralità non è tanto elevata come dovrebbe. Molti di quelli che dicono di osservare i comandamenti di Dio e di difenderli, in realtà li trasgrediscono. Le tentazioni si presentano in forma tale che i tentati credono trovarvi una scusa alla loro trasgressione. Quanti entrano nel campo missionario dovrebbero essere uomini e donne che camminano e parlano con Dio. Coloro che stanno sul sacro pulpito come ministri dovrebbero essere uomini di incensurata reputazione: la loro vita dovrebbe essere senza macchia, al disopra di tutto ciò che possa aver sapore di impurità. Non rischiate la vostra reputazione imboccando la via della tentazione.

Se una donna tiene a lungo la vostra mano, ritiratela con prontezza e liberate quella persona dal pericolo del peccato. Se poi essa manifesta un affetto eccessivo e si lamenta che suo marito non le vuol bene e non condivide i suoi sentimenti, non cercate di supplire a quella lacuna. L'unico modo sicuro e prudente consiste nel tenere per voi la vostra compassione. Casi del genere sono frequenti.

Additate a queste anime Colui che porta i fardelli: il fedele e sicuro Consolatore. Se una di queste persone ha scelto Cristo come compagno, Egli le darà la grazia di sopportare la trascuratezza senza lagnarsi. Nel frattempo essa dovrebbe fare diligentemente tutto quello che può per avvincere a sé suo marito, mediante la più scrupolosa fedeltà a lui e la necessaria applicazione per rendere il focolare sereno e attraente. Se tutti i suoi tentativi risultano inutili e non vengono apprezzati, ella avrà la comprensione e l'assistenza del suo benefico Salvatore. Egli l'aiuterà a sopportare tutti i suoi fardelli e la conforterà delle sue delusioni. Ella, però, dà prova di sfiducia nei confronti di Gesù quando si rivolge a elementi umani perché prendano il posto che Cristo è sempre pronto a occupare. Lamentandosi, essa pecca contro Dio. Farebbe bene, per conseguenza, a esaminare con occhio critico il proprio cuore per vedere se il peccato per caso non si cela nell'anima. Il cuore che va così in cerca di indebite attenzioni da parte di chicchessia non è puro e irreprensibile nel cospetto di Dio.

La Bibbia fornisce numerose ed efficaci illustrazioni del potente influsso di donne animate da cattive intenzioni. Quando Balaam fu invitato a maledire Israele, non gli fu consentito di farlo, perché il Signore "non scorge iniquità in Giuda e non vede perversità in Israele". Numeri 23:21. Balaam, però, che già aveva ceduto alla tentazione, diventò un agente di Satana e decise di realizzare per via indiretta quello che Dio non gli aveva permesso di fare direttamente. Tese un'insidia mediante la quale gli israeliti si sarebbero lasciati ammaliare dalla bellezza delle donne moabite che li avrebbero spinti a trasgredire la legge divina. In tal modo si sarebbe riscontrata in essi l'iniquità e li avrebbe privati della benedizione di Dio. Le loro forze sarebbero venute meno e i loro nemici non avrebbero più temuto la loro potenza in quanto la presenza del Signore degli eserciti non sarebbe più stata con le loro schiere.

Questo fatto va inteso come un monito per il popolo di Dio degli ultimi giorni. Se esso si attiene alla dirittura e all'autentica santità, se rispetta tutti i comandamenti di Dio, a Satana e ai suoi agenti non sarà permesso di sopraffarlo. Tutta l'opposizione dei nemici più acerrimi risulterà impotente a distruggere o a estirpare dalle sue radici la vigna che Dio stesso ha piantato. Satana si rende conto di quello che Balaam imparò attraverso un'amara esperienza, e cioè che non esiste incantesimo contro Giacobbe, né divinazione contro Israele fintantoché non alligna in mezzo a loro l'iniquità. Pertanto, la potenza e l'influsso satanici si adopereranno per infrangere la loro unità e per contaminare la purezza del loro carattere. Le sue insidie vengono tese in mille modi per cercare di indebolire le loro possibilità di compiere il bene.

Coltivare la socievolezza con un preciso scopo

Di nuovo vi raccomando la necessità della purezza di ogni pensiero, di ogni parola, di ogni azione. Abbiamo nei confronti di Dio una responsabilità individuale: quella di svolgere un'opera personale che nessuno può fare al nostro posto. Essa consiste nell'adoperarci per migliorare la società che ci circonda, mediante il precetto, l'azione personale e l'esempio. Dobbiamo coltivare la socievolezza, non per mero divertimento, ma per un preciso scopo: vi sono delle anime da salvare e dobbiamo avvicinarci ad esse personalmente. Aprite la vostra porta ai giovani esposti alla tentazione. Il male li sollecita da ogni parte. Cercate di interessarli; non state lontano da loro, ma invitateli a sedersi vicino al vostro caminetto, ad accostarsi al vostro altare di famiglia. Vi è un'opera che migliaia di persone avrebbero dovuto fare in loro favore. Ogni albero del giardino di Satana lascia penzolare un frutto tentatore, velenoso, e una sentenza di maledizione viene pronunciata su chiunque lo colga e lo mangi. Rammentiamoci degli inviti che Dio ci rivolge perché rendiamo il sentiero che conduce al cielo visibile, luminoso e attraente, affinché delle anime siano strappate alle mortali malìe sataniche.

Dio ci ha dato la facoltà della ragione perché noi l'adoperiamo per un fine nobile. Quaggiù ci troviamo come in una scuola che prelude la futura vita immortale; per noi rappresenta un periodo così solenne da indurci a non essere indolenti o pieni di incertezze. Le nostre relazioni con gli altri dovrebbero essere improntate a un sano equilibrio, mentre d'altro canto dovremmo avere le menti rivolte verso le cose del cielo. I nostri ragionamenti dovrebbero poggiare sulle realtà celesti: "Allora quelli che temono l'Eterno si sono parlati l'uno all'altro; e l'Eterno è stato attento e ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l'Eterno e rispettano il suo nome. Essi saranno, nel giorno che io preparo, la mia proprietà particolare, dice l'Eterno degli eserciti; e io li risparmierò come uno risparmia il figlio che lo serve". Malachia 3:16, 17.

Che cosa, più del piano della redenzione, è degno di assorbire il nostro pensiero? Si tratta di un tema inesauribile. L'amore di Gesù, la salvezza gratuitamente offerta all'uomo caduto, in virtù del suo infinito amore, la santità del cuore, le preziose verità salutari per questi ultimi giorni, la grazia di Cristo: ecco altrettanti argomenti capaci di stimolare l'anima e di far sentire ai puri di cuore la gioia che provarono i discepoli quando Gesù li raggiunse e camminò al loro fianco mentre essi erano diretti verso Emmaus. Chi ha concentrato i propri affetti su Cristo apprezzerà questo genere di santa associazione e ne attingerà potenza divina; ma chi non trova gusto in questo tipo di conversazioni e prova maggiore diletto nel soffermarsi su frivolezze sentimentali, si è notevolmente allontanato da Dio e finirà a poco a poco col diventare del tutto insensibile alle aspirazioni nobili e sante. Gente di questo tipo stima paradisiaco quello che invece è puramente sensuale e terreno. Quando la conversazione è frivola e riveste sapore di insoddisfatta ricerca di simpatia e di apprezzamento umani verso i propri sentimenti, essa è frutto di un sentimentalismo passionale nel quale né i giovani né gli adulti coi capelli grigi possono sentirsi al sicuro. Quando la verità di Dio è un principio dimorante nell'anima, essa costituisce una fonte di vita. Potranno essere fatti, sì, dei tentativi per bloccarla, ma la sua acqua scaturirà automaticamente altrove, perché la sorgente c'è e non può essere otturata. La verità esistente nel cuore è una fonte di vita che rinfresca gli spossati e reprime i pensieri e le espressioni turpi.

Vi sono intorno a noi sufficienti fatti per rivelare quali pericoli insidiano il nostro cammino. Scorgiamo dappertutto dei rottami umani, degli altari domestici abbandonati, delle famiglie divise. Vi è un triste ripudio dei princìpi, un preoccupante abbassamento del livello morale. Rapidamente aumentano i peccati che provocarono i giudizi divini sulla terra al tempo del diluvio e al tempo di Sodoma che fu distrutta dal fuoco. Noi ci stiamo avvicinando alla fine. Dio ha troppo a lungo sopportato la perversità del genere umano, e la punizione di questo è sicura. Si allontanino perciò da ogni iniquità quanti affermano di essere la luce del mondo. Noi notiamo che contro la verità si manifesta il medesimo spirito riscontrato ai giorni di Cristo. In mancanza di argomenti biblici, quelli che dichiarano annullata la legge di Dio inventeranno delle falsità per diffamare e disonorare gli operai del Vangelo. Quello che venne fatto col Redentore del mondo, sarà ripetuto nei confronti dei suoi seguaci. Affermazioni prive di fondamento saranno sostenute come se fossero verità.

Il segreto della forza

Dio ha benedetto il suo popolo che osserva i suoi comandamenti, e per conseguenza tutta l'opposizione e tutte le falsità che vengono accumulate contro di esso non fanno altro che rafforzare quanti restano irremovibili in difesa della fede comandata ai santi una volta per sempre. Però, se coloro che si dicono depositari della legge di Dio la trasgrediscono, la sua sollecita protezione sarà ritirata da loro e molti allora cadranno a causa della perversità e della licenziosità. Allora saremo incapaci di reggere dinanzi ai nostri nemici. Se invece il popolo di Dio rimarrà separato e distinto dal mondo come un popolo che pratica la rettitudine, Dio sarà la sua difesa e nessun'arma fabbricata contro di esso potrà prevalere.

In considerazione dei pericoli di questi tempi, noi, in qualità di osservatori dei comandamenti divini, non vogliamo rimuovere di mezzo a noi ogni peccato, ogni iniquità, ogni atto perverso? Le donne che professano la verità non dovranno stare in guardia per non favorire neppure minimamente le familiarità poco raccomandabili? Più d'una porta può essere chiusa alla tentazione se in ogni circostanza esse si sforzeranno di conservare uno stretto riserbo e un contegno decoroso. Gli uomini trovino un esempio nella vita di Giuseppe e rimangano saldi ai princìpi, anche se sono fortemente tentati. Noi dobbiamo essere uomini e donne forti per quel che riguarda la rettitudine. Vi sono intorno a noi persone moralmente deboli: esse hanno bisogno di stare in compagnia di quelli che sono saldi, il cui cuore è strettamente avvinto a quello di Cristo. I princìpi di ognuno saranno vagliati; ma se ve ne sono che si avventurano sul terreno della tentazione al pari di uno stolto che va a mettersi nei ceppi, è come se invitassero il nemico a tentarli. Si snervano, si infiacchiscono moralmente e come risultato provano vergogna e confusione.

La chiesa e il mondo

Come sono spregevoli agli occhi dell'Iddio santo coloro che dicono di sostenere la sua legge e ne violano i precetti! Essi attirano il biasimo sulla preziosa causa e forniscono agli avversari della verità l'occasione di esultare. Non si dovrebbe mai cancellare il segno di distinzione esistente fra i seguaci di Gesù e quelli di Satana. C'è una netta linea di demarcazione, tracciata da Dio stesso, tra il mondo e la chiesa, tra gli osservatori dei comandamenti e i trasgressori degli stessi. Essi non possono fondersi fra loro: differiscono come il mezzogiorno dalla mezzanotte, in quanto sono diversi nei gusti, negli intenti, negli svaghi e nel carattere. Se coltiviamo l'amore e il timore di Dio, detesteremo il benché minimo passo verso l'impurità.

Il Signore attiri a sé le anime e impartisca loro individualmente il senso della loro sacra responsabilità per formarsi un carattere tale che Cristo non si vergogni di chiamarli fratelli. Elevate il vostro livello morale e la benedizione sarà pronunciata su voi il giorno in cui ciascuno riceverà secondo le azioni compiute mentre era nel suo corpo. Quanti si adoperano per Dio debbono vivere come se fossero in sua diretta presenza, sviluppandosi del continuo nel carattere, nella purezza della virtù e nella devozione religiosa. E' indispensabile che le loro menti e i loro cuori siano impregnati dello Spirito di Cristo a tal punto da sentire tutta la solennità del sacro messaggio che sono chiamati a recare. Allora ogni loro pensiero, ogni loro azione e ogni loro impulso si leveranno al di sopra di tutto ciò che è terreno e sensuale. La loro felicità non risiederà nelle soddisfazioni proibite, egoistiche, ma in Gesù e nel suo amore.

La mia preghiera è: "Signore, ungi gli occhi dei tuoi, affinché possano discernere fra il peccato e la santità, fra la corruzione e l'onestà e alla fine uscire vincitori dalla lotta".

Nella lotta contro la corruzione interiore e le tentazioni esterne, perfino il savio e potente Salomone uscì sconfitto. Non è prudente permettersi la sia pur minima deviazione dalla più stretta integrità. "Astenetevi da ogni apparenza di male". 1 Tessalonicesi 5:22. Quando una donna racconta le proprie disavventure familiari a un altro uomo o si lamenta di suo marito, viola i voti coniugali, disonora il suo sposo e abbatte il muro eretto per proteggere la santità delle relazioni matrimoniali; essa spalanca la porta e invita Satana a entrare con le sue insidiose tentazioni. E' proprio questo che Satana vuole. Se una donna si rivolge a un fratello cristiano per raccontare i propri guai, le proprie delusioni e prove, il fratello dovrebbe consigliarle, qualora ella intenda confidare a qualcuno le sue pene, di scegliersi come confidente una sorella; allora non vi sarà nessuna apparenza di male per cui la causa di Dio possa essere esposta al biasimo. -- Testimonies for the Church 2:306 (1869).