I tesori delle testimionianze 2

Capitolo 40

La natura e l'influsso delle "testimonianze"

[AUDIO]

Mentre la fine si avvicina e si estende l'opera di propagazione dell'ultimo avvertimento al mondo, è sempre più importante per quanti accettano la verità presente avere una chiara comprensione della natura e dell'influsso delle Testimonianze che Dio, nella sua provvidenza, ha connesso con la missione del messaggio del terzo angelo fin dal suo sorgere. Nelle pagine che seguono sono riportati alcuni brani di quanto io ho scritto nel corso degli ultimi quarant'anni, in rapporto con la mia esperienza iniziale con quest'opera particolare e che espongono quello che Dio mi ha mostrato sulla natura e l'importanza delle Testimonianze, il modo in cui esse vengono date e come debbono essere considerate.

La prima visione mi fu data poco dopo l'esperienza del 1844. Mi trovavo in casa di una cara sorella in Cristo la quale mi era molto affezionata. Eravamo in cinque, tutte donne, inginochiate intorno all'altare di famiglia. Mentre pregavamo, la potenza di Dio scese su di me come mai l'avevo sentita prima. Mi pareva di essere avvolta di luce e di sollevarmi sempre più su dalla terra. Ebbi allora una visione dell'esperienza dei credenti dell'avvento, della venuta di Cristo e del premio reservato ai fedeli.

In una seconda visione che seguì di poco la prima, mi vennero mostrate le prove che avrei dovuto affrontare, e (mi fu detto) che era mio dovere andare a raccontare agli altri ciò che Dio mi aveva rivelato. Mi fu detto che le mie fatiche avrebbero incontrato una forte opposizione, che il mio cuore sarebbe stato straziato dall'angoscia, ma che la grazia divina sarebbe stata sufficiente a sostenermi in ogni frangente. Questa visione mi turbò profondamente perché indicava il mio dovere di andare fra la gente a presentare la verità.

Ero oppressa da un grande timore, perché se ubbidivo al richiamo del dovere e mi dichiaravo favorita dall'Eterno con visioni e rivelazioni per la gente, avrei potuto cedere a una colpevole esaltazione e innalzarmi al di sopra della posizione che occupavo, attirando così il rincrescimento di Dio e perdendo la mia anima. Avevo dinanzi a me vari casi consimili e il mio cuore si ritraeva dinanzi al difficile compito.

A questo punto supplicai Dio che se era indispensabile che io dovessi andare a riferire ciò che il Signore mi aveva mostrato, fossi preservata da ogni indebita esaltazione. L'angelo disse: "Le tue preghiere sono state ascoltate e saranno esaudite. Se il male che paventi dovesse minacciarti, la mano di Dio si stenderà verso di te e ti libererà mediante l'afflizione. Egli ti attirerà a sé e salvaguarderà la tua umiltà. Annuncia fedelmente il messaggio; resisti sino alla fine: mangerai il frutto dell'albero della vita e berrai l'acqua della vita".

A quell'epoca c'era del fanatismo in alcuni che avevano accettato il primo messaggio. Si coltivavano gravi errori sia circa la dottrina sia la pratica, e c'era la tendenza, da parte di parecchi, a condannare tutti coloro che non accettavano i loro punti di vista. Dio mi rivelò in visione questi errori e mi mandò presso i suoi figli erranti per esporli. Nell'attuazione di questo incarico incontrai amara opposizione e biasimo.

Per me era davvero una croce dire a quanti andavano errando quello che mi era stato rivelato nei loro riguardi. Vedere gli animi turbati o crucciati produceva in me una grande tristezza. Quando poi ero costretta ad annunciare i messaggi, spesso cercavo di attenuarli per farli apparire a chi erano diretti più favorevoli possibile; poi mi ritiravo a piangere, angustiata com'ero. Consideravo coloro che dovevano curare solo la propria anima e mi chiedevo se io, trovandomi nelle loro condizioni, avrei mormorato. Era cosa ardua trasmettere le schiette e taglienti testimonianze datemi da Dio. Vigilavo con ansia sul risultato e, se le persone si ribellavano alla riprensione e si opponevano alla verità, sorgevano nella mia mente domande come queste: "Ho dato il messaggio esattamente come avrei dovuto? Non ci sarebbe stato qualche altro modo per salvarle?" Allora la mia anima era oppressa da tale angoscia tanto da indurmi a pensare che la morte sarebbe stata la benvenuta e la tomba un dolce luogo di riposo.

Io non mi resi conto del pericolo e del peccato di tale atteggiamento fino a quando, in visione, non fui portata al cospetto di Gesù. Egli mi guardò accigliato e quindi distolse gli occhi da me. E' impossibile descrivere il terrore e l'angoscia che provai. Caddi sulla mia faccia davanti a lui senza poter pronunciare una parola. Oh, come bramavo essere coperta e nascosta da quel pauroso cipiglio! Capii allora, fino a un certo punto, quali saranno i sentimenti dei perduti quando grideranno alle montagne e alle rocce: "Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello". Apocalisse 6:16.

Subito dopo un angelo mi ordinò di rialzarmi e la scena che si presentò davanti ai miei occhi può essere difficilmente descritta: c'era un gruppo di persone coi capelli scompigliati e gli abiti stracciati i cui volti erano il vero ritratto della disperazione e dell'orrore. Si accostarono a me e strofinarono i loro indumenti sui miei. Guardando il mio vestito mi accorsi che era macchiato di sangue. Di nuovo caddi come morta ai piedi dell'angelo che mi accompagnava. Non potevo addurre nessuna scusa e desideravo solo trovarmi lontana da quel santo luogo. L'angelo mi rialzò e mi disse: "Questo non è ancora il tuo caso; però questa scena ti è stata fatta vedere perché tu sappia quale sarà la tua situazione se trascuri di dichiarare agli altri quello che il Signore ti ha rivelato". Con questo solenne monito presente nel mio spirito, andai a riferire alle persone le parole di rimprovero e di ammaestramento dettemi da Dio.

Testimonianze personali

I messaggi datimi per varie persone, spesso io li scrivevo per loro e in molti casi su loro diretta e urgente richiesta. Poiché il mio lavoro andava estendendosi, la cosa finì per diventare una parte importante e faticosa della mia attività. Anteriormente alla pubblicazione della Testimonianza 15 (1868) ricevetti numerose richieste di testimonianze scritte, da parte di coloro che io avevo consigliato o rimproverato. Mi trovavo in uno stato di grande esaurimento in seguito a un lavoro sfibrante e perciò rifuggivo da questo compito, tanto più dopo aver saputo che molte di queste persone erano particolarmente indegne e pareva ci fosse ben poca speranza che gli ammonimenti dati avrebbero operato in esse un deciso cambiamento. In quel tempo fui notevolmente incoraggiata dal sogno seguente:

Una persona mi portò una pezza di stoffa bianca e mi pregò di tagliarla in capi di vestiario adatti per gente di varia statura e vario tipo di carattere, oltre che condizione di vita. Mi fu detto di tagliarli e di appenderli per poi approntarli al momento giusto. Avevo l'impressione che molti per i quali dovevo tagliare i vestiti non ne fossero meritevoli. Chiesi se quella era l'unica pezza di stoffa che avrei dovuto tagliare e mi fu detto di no: non appena avessi finito quella avrei dovuto tagliarne altre. Mi sentii scoraggiata all'idea della grande quantità di lavoro che mi aspettava e dissi che da oltre venti anni tagliavo vestiti per gli altri, che le mie fatiche non erano state apprezzate e che non mi risultava che il mio lavoro avesse avuto esito positivo. Con la persona che mi aveva portato la stoffa parlai in modo particolare di una donna per la quale avevo tagliato un abito. Dissi che essa non avrebbe apprezzato il vestito e che perciò ci sarebbe stata perdita e di tempo e di materiale. Era una donna povera, di intelletto inferiore, sciatta, per cui avrebbe sporcato il vestito molto presto.

La persona rispose: "Tu taglia i vestiti: questo è il tuo compito. La perdita non è tua: è mia. Dio non guarda come guarda l'uomo. Egli prepara l'opera che deve essere fatta e tu non sai quale prospererà: se questa o quella..."

Levai le mani callose per il prolungato uso delle cesoie e dissi che non potevo impedirmi di rifuggire dinanzi all'idea di continuare questo lavoro. La persona disse:

"Taglia i vestiti. Il momento di essere dispensata dall'incarico non è ancor giunto".

Con un senso di grande stanchezza mi rimisi all'opera. C'erano davanti a me delle cesoie nuove, luccicanti. Le presi e cominciai a tagliare. D'improvviso la stanchezza e lo scoraggiamento scomparvero e le cesoie mi parvero tagliassero quasi senza nessuno sforzo da parte mia. Potei, così, tagliare vestito su vestito con relativa facilità.

Ci sono molti sogni derivanti dalle normali realtà della vita e con i quali lo Spirito di Dio non ha nulla a che vedere. Ci sono anche falsi sogni e false visioni ispirati dallo spirito di Satana. I sogni che procedono dal Signore sono classificati nella Parola di Dio con le visioni e sono altrettanto realmente frutto dello spirito di profezia, quanto le visioni. Tali sogni, prendendo in considerazione le persone che li hanno e le circostanze nelle quali vengono fatti, contengono la prova della loro autenticità.

Poiché gli avvertimenti e gli insegnamenti dati nella testimonianza per casi individuali si applicavano con pari forza a molti altri casi che non erano stati esplicitamente indicati, ritenni fosse mio dovere far pubblicare le testimonianze personali per il bene della chiesa.

Nella Testimonianza 15, parlando della necessità di fare questo, ho detto: "Il metodo migliore per presentare i miei punti di vista sui pericoli e gli errori generali e sul dovere di tutti coloro che amano Dio e osservano i suoi comandamenti, è di dare queste testimonianze. Forse non c'è alcuna maniera più diretta ed efficace per presentare quanto il Signore mi ha mostrato".

In una visione datami il 12 giugno 1868, mi è stato mostrato quello che giustifica pienamente il mio procedere nel pubblicare le testimonianze personali. Quando il Signore segnala casi particolari e ne specifica i torti, altre persone che non sono state segnalate in visione frequentemente si ritengono giuste, o quasi. Se uno è rimproverato per un certo sbaglio, i fratelli e le sorelle dovrebbero esaminarsi accuratamente per vedere in che cosa hanno fallito e se si sono resi colpevoli dello stesso peccato. Dovrebbero possedere lo spirito dell'umile confessione. Se gli altri pensano che loro sono giusti, non per questo lo sono. Dio guarda il cuore; Egli prova ed esamina le anime in questa maniera, e nel rimproverare gli sbagli di uno, intende riprendere molti. Però, se essi pensano che il rimprovero non sia rivolto a loro e si lusingano pensando che Dio passa sopra i loro errori perché non li segnala specificatamente, ingannano le proprie anime e saranno chiusi fuori nell'oscurità e lasciati nelle proprie vie per seguire i consigli dei loro cuori.

Molti si comportano con doppiezza con le proprie anime, e sono grandemente in inganno circa la loro vera condizione dinanzi a Dio. Il nostro Padre celeste utilizza metodi e mezzi per meglio attuare il suo proposito e per provare che cosa c'è nel cuore di quanti si professano suoi seguaci. Egli segnala gli errori di alcuni perché altri possano esserne ammoniti, temerli e sfuggirli. Esaminando se stessi, essi possono rendersi conto di compiere le stesse cose che Dio condanna in altri. Se realmente desiderano servire Dio e temono di offenderlo, non aspetteranno che i loro peccati vengano segnalati prima di confessarli, e con umile pentimento torneranno al Signore. Abbandoneranno ciò che ha offeso Dio, secondo la luce rivelata agli altri. Se, al contrario, coloro che non sono giusti riconoscono di avere commesso gli stessi peccati rimproverati ad altri, ma continuano nello stesso atteggiamento non consacrato perché non sono stati nominati personalmente, mettono le loro anime in pericolo e saranno menati in cattività da Satana, secondo il suo volere.

Mi fu mostrato che secondo la sapienza di Dio non sarebbero stati rivelati i peccati e gli errori di tutti. In queste testimonianze individuali ci si riferisce a tutti i colpevoli anche se i loro nomi non sono espressamente citati nella testimonianza data. Se i singoli non le prendono in considerazione e celano i loro peccati, perché i loro nomi non sono stati fatti, Dio non li farà prosperare. Essi non progrediranno nella vita divina, anzi sprofonderanno in tenebre sempre più fitte fino a che non venga loro ritirata del tutto la luce del cielo.

In una visione avuta nel 1871 fui invitata a esporre dei princìpi generali a voce e per iscritto e nello stesso tempo a sottolineare i pericoli, gli errori e i peccati di alcuni affinché tutti fossero ammoniti, ripresi e consigliati. Vidi che tutti dovrebbero esaminare attentamente il proprio cuore e la propria vita per vedere se per caso non abbiano commesso gli stessi errori a causa dei quali altri sono stati rimproverati, e se gli avvertimenti dati ad altri non si applichino anche al loro caso. Se così è, essi dovrebbero considerare il consiglio e la riprensione come diretti in modo particolare a loro e farne un'applicazione pratica come se fossero stati dati direttamente a loro, personalmente. Dio vuole mettere alla prova la fede di tutti quelli che sostengono di essere seguaci di Cristo. Egli vaglierà la sincerità delle preghiere di tutti coloro che asseriscono di desiderare ardentemente di conoscere il proprio dovere ed Egli lo renderà loro noto. Accorderà a tutti l'opportunità di sviluppare quello che hanno nel cuore.

Oggetto delle "testimonianze"

Anticamente Dio parlò agli uomini per bocca dei profeti e degli apostoli. In questi ultimi giorni Egli parla loro mediante la Testimonianza del suo Spirito. Non c'è mai stata un'epoca nella quale Dio abbia istruito il suo popolo con maggiore fervore di quanto lo faccia adesso per quel che riguarda il suo volere e il cammino che Egli intende che esso segua.

Il Signore ha stimato utile accordarmi una visione delle necessità e degli errori del suo popolo. Per quanto la cosa mi sia stata penosa, io ho fedelmente messo davanti ai colpevoli le loro mancanze e i mezzi per porvi rimedio. In tal modo lo Spirito di Dio ha pronunciato ammonimenti e giudizi, però senza dimenticare la soave promessa della sua clemenza.

I peccatori che si pentono non hanno motivo di disperare se vengono resi consapevoli delle loro trasgressioni e avvertiti del pericolo che corrono. Ciò che si fa in loro favore mostra quanto Dio li ami e desideri salvarli. Essi non debbono fare altro che attenersi al suo consiglio e compiere la sua volontà per ereditare la vita eterna. Dio mette i peccati del suo popolo davanti a loro, perché siano visti in tutta la loro enormità alla luce della verità divina e abbandonati per sempre. Se il popolo di Dio riconoscesse la propria relazione con lui e ne accettasse gli ammaestramenti, troverebbe un sentiero diritto per i suoi passi e una luce che lo sottrarrebbe all'oscurità e allo scoraggiamento.

Avvertimenti e rimproveri sono stati dati a quanti, fra gli Avventisti del 7° Giorno, si sono traviati, non perché la loro vita è più degna di biasimo di quella dei cristiani di altre chiese, né perché il loro esempio e i loro atti sono peggiori di quelli degli avventisti che non vogliono sottomettersi alle esigenze della legge di Dio, ma perché essi hanno una grande luce e a motivo di quanto professano di credere hanno preso posizione come popolo particolare di Dio, eletto, che ha la legge divina scritta nel cuore. Essi manifesteranno la loro fedeltà a Dio tributando ubbidienza alla legge del suo governo. Essi sono i suoi rappresentanti sulla terra. Qualsiasi peccato esistente in loro li separa da Dio e in modo particolare disonora il suo nome fornendo ai nemici della sua santa legge l'occasione per esporre al biasimo la sua causa e il suo popolo, da lui chiamato: "Generazione eletta, real sacerdozio, gente santa, popolo d'acquisto" (1 Pietro 2:9), affinché pubblichi le lodi di Colui che lo ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce.

Il Signore riprende e corregge quelli che dicono di osservare la sua legge, ne addita i peccati e ne rende palese l'iniquità, perché vuole eliminare da loro ogni peccato e perversità, affinché perfezionino la santità del suo timore. Dio li sgrida, li riprende e li castiga perché possano essere affinati, santificati, elevati e finalmente esaltati fino al suo trono.

Nel considerare le Testimonianze date agli osservatori del Sabato, sono rimasta attonita dinanzi alla misericordia di Dio e alla premura che Egli ha verso i suoi dando loro avvertimenti, additando i pericoli cui sono esposti e mostrando la posizione elevata che Egli vorrebbe che essi occupassero. Se dimorassero nel suo amore separandosi dal mondo, Egli farebbe riposare su di loro le sue speciali benedizioni e la sua luce perché essa si irradiasse intorno a loro. Il loro influsso per il bene si farebbe sentire in ogni ramo dell'opera e in ogni settore del campo del Vangelo. Ma se trascurano di adeguarsi all'intento divino, se continuano ad avere un così scarso senso del carattere sublime dell'opera, come hanno fatto in passato, il loro influsso e il loro esempio costituiranno una terribile maledizione. Essi faranno del male, null'altro che del male, e sui loro abiti sarà ritrovato il sangue di anime preziose.

Le testimonianze di ammonimento sono state ripetute. Io mi domando: "Chi ha loro prestato ascolto? Chi è stato così zelante da pentirsi dei propri peccati e della propria idolatria per poi proseguire con slancio la sua corsa verso il traguardo e conseguire il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù?" Io ho atteso con ansia nella speranza che Dio mettesse il suo Spirito in alcuni e se ne servisse come di strumenti di giustizia per svegliare la sua chiesa e mettervi ordine. Mi sono quasi lasciata andare alla disperazione nel notare anno dopo anno un progressivo allontanamento dalla semplicità che Dio mi ha mostrato dovrebbe caratterizzare la vita dei suoi seguaci. C'è stato sempre minore interesse per la causa di Dio e per la devozione ad essa. Io mi chiedo: "Quando mai quelli che dicono di confidare nelle Testimonianze hanno tenuto conto degli avvertimenti dati e hanno cercato di vivere secondo la luce loro concessa? Hanno prestato ascolto alle istruzioni ricevute?"

Non per sostituire la Bibbia

Il seguente brano tratto da una testimonianza del 1876 dimostra che le Testimonianze non sono state date per prendere il posto della Bibbia: "Il fratello J. vorrebbe confondere le menti cercando di far apparire che la luce data da Dio tramite le Testimonianze è un'aggiunta alla Parola di Dio. Su questo punto egli presenta i fatti sotto una falsa luce. Dio ha ritenuto opportuno ricondurre in questa maniera la mente del suo popolo alla sua Parola per fornire ai suoi figli una più esatta comprensione di essa". -- Testimonies for the Church 4:246. La Parola di Dio è sufficiente per rischiarare l'intelletto più ottenebrato e può essere compresa da quanti desiderano capirla. Nonostante ciò, alcuni che affermano di fare della Parola divina l'oggetto del loro studio, vivono in aperta opposizione con i suoi chiari insegnamenti. Perciò, nell'intento di lasciare senza scuse uomini e donne, Dio dà delle testimonianze semplici ed evidenti per ricondurli a quella Parola che hanno omesso di seguire. La Parola di Dio abbonda di princìpi generali per la formazione di rette abitudini di vita. Le testimonianze generali e personali hanno lo scopo di richiamare la loro attenzione particolarmente su tali princìpi.

Il 3 aprile 1871 questo argomento mi fu presentato in sogno. Mi pareva di assistere a un importante convegno che vedeva riunito un folto gruppo di persone. Molti erano prostrati davanti a Dio in fervente preghiera e parevano oppressi. Imploravano il Signore per ricevere una speciale luce. Alcuni sembravano angosciati nello spirito e molto commossi; con lacrime chiedevano a voce alta luce e soccorso. I nostri fratelli più in vista partecipavano a questa scena oltremodo impressionante. Il fratello A. era in ginocchio sul pavimento in stato di profonda ed evidente angoscia. Sua moglie, invece, era seduta in mezzo a un gruppo di schernitori indifferenti, come se volesse far intendere a tutti come ella si beffasse di quanti si stavano così umiliando.

Sognai che su me era sceso lo Spirito del Signore. Mi levai in mezzo a grida e preghiere e dissi: "Lo Spirito del Signore è su me. Mi sento spinta a dirvi che dovete cominciare ad adoperarvi individualmente per voi stessi. Voi fate affidamento su Dio e volete sia lui a compiere l'opera che vi ha dato da svolgere. Se eseguite il lavoro che sapete di dover fare, Dio vi soccorrerà quando avrete bisogno del suo aiuto. Voi avete lasciato incompiute le cose che Dio vi ha invitato a fare e avete implorato il Signore di assolvere il vostro compito. Se aveste seguito la luce che vi aveva accordata, Egli avrebbe fatto risplendere altra luce su di voi; ma se disdegnate i consigli, gli avvertimenti e i rimproveri che Egli vi dà, come potete aspettarvi che Dio vi dia maggiore luce e una benedizione che voi, poi, negligerete e disprezzerete? Dio non è un uomo: non si deve scherzare con lui".

Presi la Bibbia e la circondai di varie Testimonianze per la chiesa dirette al popolo di Dio. "Qui", dissi, "si trova indicato il caso di quasi tutti e sono segnalati i peccati da evitare. Vi si può trovare il consiglio desiderato, dato per casi simili al vostro. Dio si è compiaciuto darvi riga dopo riga, precetto dopo precetto. Tuttavia, non molti fra voi sanno che cosa effettivamente contengono le Testimonianze. Voi non siete familiari con le Scritture. Se aveste fatto della Parola di Dio l'oggetto del vostro studio, animati dal desiderio di raggiungere l'ideale biblico e di conseguire la perfezione cristiana, non avreste avuto bisogno delle Testimonianze. Proprio perché avete trascurato di attingere dal Libro ispirato da Dio, Egli ha cercato di raggiungervi con delle testimonianze semplici e dirette, richiamando la vostra attenzione sulle parole ispirate che avevate trascurato di mettere in pratica e raccomandandovi di plasmare la vostra vita in modo conforme ai suoi puri ed elevati insegnamenti".

Non per dare una nuova luce

Per mezzo delle testimonianze date, il Signore si propone di avvertirvi, redarguirvi, consigliarvi e imprimere nelle vostre menti l'importanza della verità della sua Parola. Le testimonianze scritte non intendono offrirvi una nuova luce, ma piuttosto inculcarvi nel cuore le verità contenute nell'ispirazione già rivelata. Il dovere dell'uomo verso Dio e verso il prossimo è stato chiaramente precisato nella Parola di Dio; pochi però fra voi si attengono alla luce ricevuta. Non viene presentata una verità supplementare; ma Dio, tramite le Testimonianze, ha voluto semplificare le grandi verità già comunicate e presentarle, nel modo da Egli scelto, alle persone nell'intento di scuotere le loro menti e imprimervi tali verità affinché tutti siano inescusabili.

"L'orgoglio, l'amor proprio, l'egoismo, l'odio, l'invidia e la gelosia hanno offuscato le facoltà percettive e così la verità che rende savi a salvezza ha perduto la sua facoltà di ravvivare la mente e dirigerla. E gli stessi princìpi essenziali della pietà non sono compresi, perché scarseggiano la fame e la sete della conoscenza biblica, della purità del cuore, della santità della vita. Le Testimonianze non sminuiscono affatto la Parola divina, anzi la esaltano e attraggono verso di essa le menti affinché la semplicità della verità si imprima in tutti".

Io, inoltre, dissi: "Come la Parola di Dio è circondata da questi libri e opuscoli, così Dio ci ha circondato di riprensioni, di consigli, di avvertimenti e di incoraggiamenti. Qui voi state gridando davanti a Dio, nell'angoscia delle vostre anime, per ricevere più luce. Io sono autorizzata da Dio a dirvi che nessun ulteriore raggio di luce risplenderà attraverso le Testimonianze sul vostro sentiero fino a che non farete un uso pratico della luce che avete già ricevuta. Il Signore vi ha circondati di luce, ma voi non l'avete apprezzata, anzi l'avete addirittura calpestata. Mentre alcuni hanno disprezzato la luce, altri l'hanno negletta o l'hanno seguita con indifferenza. Pochi hanno messo il loro cuore nell'ubbidienza alla luce che Dio si è compiaciuto di dar loro.

Taluni, che hanno ricevuto avvertimenti speciali tramite la testimonianza, nel giro di poche settimane dimenticano la riprensione avuta. Ad alcuni le testimonianze sono state date parecchie volte, ma essi non le hanno ritenute di sufficiente importanza per prestar loro ascolto. Le hanno considerate come favole oziose. Se avessero fatto attenzione alla luce data, avrebbero evitato prove e perdite da essi stimate ardue e severe. Debbono rimproverare solo se stessi se si sono accollati un giogo che trovano pesante da portare. Non è il giogo messo loro addosso da Gesù. Le premure e l'amore di Dio operano in loro favore, ma il loro spirito egoista, malvagio e incredulo non poteva discernere la bontà e la misericordia divine. Si precipitano avanti, seguendo il proprio impulso fino a che, sopraffatti da prove e sconvolti da perplessità, non finiscono col diventare preda del laccio di Satana. Quando uno accoglie i raggi di luce che Dio ha dato precedentemente, allora Egli accorderà ancora più luce.

Io li rimandai all'antico Israele. Dio diede agli Israeliti la sua legge, ma essi non ubbidirono. Diede quindi loro delle cerimonie e delle ordinanze perché seguendole si ricordassero di Dio. Erano a tal punto inclini a dimenticarsi di lui e delle sue esigenze che occorreva mantenere desta la loro memoria affinché potessero capire il loro obbligo di servire il proprio Creatore e onorarlo. Se avessero ubbidito osservando i comandamenti divini, non sarebbe stato necessario quel gran numero di cerimonie e di riti.

Se quanti oggi dicono di essere il tesoro particolare di Dio ottemperassero a quanto Egli richiede, come viene precisato nella sua Parola, non sarebbero state date delle testimonianze speciali per farli consapevoli del loro dovere, convincerli della loro colpevolezza e mostrare il grave rischio che corrono nel trascurare l'ubbidienza alla Parola di Dio. Le coscienze si sono assopite perché la luce è stata messa da parte, negletta e disprezzata.

Qualcuno venne al mio fianco e mi disse: "Dio ti ha suscitata e ti ha comunicato le parole che devi trasmettere alla gente in modo da raggiungere i cuori; parole che Egli non ha comunicato a nessun altro. Egli ha modellato le tue testimonianze in modo che corrispondano ai casi bisognevoli di aiuto. Tu non devi lasciarti scuotere da scherno, derisione, rampogna o biasimo. Per potere essere uno strumento speciale di Dio, non devi appoggiarti su nessuno, ma dipendere solo da lui e, simile alla vite rampicante, lasciare che i tuoi viticci si avvolgano intorno a lui. Egli farà di te un mezzo per trasmettere la sua luce agli altri. Tu devi attingere quotidianamente vigore da Dio per fortificarti, affinché quanti ti circondano non possano offuscare o eclissare la luce che Egli ha fatto brillare sul suo popolo per mezzo di te. Il particolare obiettivo di Satana consiste nell'impedire che questa luce raggiunga il popolo di Dio che ne ha tanto bisogno, in mezzo ai pericoli di questi ultimi giorni.

"La tua riuscita sta nella tua semplicità. Non appena te ne dipartirai per modellare la tua testimonianza in modo da venire incontro alla mentalità di chicchessia, la tua forza svanirà. In questa nostra epoca quasi tutto viene artefatto e reso illusorio. Il mondo abbonda di testimonianze date per compiacere, per esaltare o per incantare momentaneamente. La tua testimonianza è di natura ben diversa: essa deve penetrare nei particolari della vita, impedendo alla fede vacillante di estinguersi e inculcando nei credenti la necessità di risplendere come luminari nel mondo.

"Dio ti ha affidato la testimonianza per mettere davanti all'apostata e al peccatore la sua vera condizione e fargli vedere l'immensa perdita che egli subisce persistendo in una vita di peccato. Dio ti ha inculcato ciò, esponendolo dinanzi ai tuoi occhi come non ha fatto con nessun altro essere vivente oggi. Secondo la luce che ti ha concesso, Egli ti riterrà responsabile. "Non per mezzo della potenza, né della forza, ma mediante lo Spirito mio, dice l'Eterno degli eserciti". Zaccaria 4:6. "Alza la tua voce a guisa di tromba e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni e alla casa di Giacobbe i suoi peccati". Isaia 58:1.

Uso errato delle "testimonianze"

Alcuni che credono alle Testimonianze hanno sbagliato cercando di esporle agli altri in maniera inopportuna. Nel volume I, numero 8, si trova una testimonianza su questo punto. "Vi erano a X alcuni che pur essendo figli di Dio dubitavano delle visioni. Altri non si opponevano, tuttavia non ardivano assumere una posizione decisa nei loro confronti. Certuni erano scettici e con ragione. Le false visioni, le pratiche fanatiche e i frutti infelici che ne conseguono, avevano avuto un tale influsso sulla causa a X da rendere gli animi sospettosi verso tutto ciò che avesse il nome di visioni. Si sarebbe dovuto prendere in considerazione tutto ciò e agire con avvedutezza. Non ci sarebbero state né prove, né difficoltà in quanti non hanno mai visto una persona avere visioni, né mai hanno avuto una conoscenza personale dell'effetto di esse. Tali persone non dovrebbero essere private dei vantaggi e dei privilegi della chiesa se per tutto il resto il loro comportamento cristiano è corretto...

"Mi fu mostrato che alcuni potevano accettare le visioni pubblicate, giudicando l'albero dai suoi frutti. Altri invece sono come il dubbioso Tommaso: non credono alle Testimonianze pubblicate, non accettano una prova, anche se evidente, in base all'affermazione altrui: vogliono vedere coi propri occhi e avere una prova diretta e consistente. Essi non debbono essere messi da parte, ma bisognerebbe piuttosto usare nei loro riguardi grande pazienza e amor fraterno fino a che non assumano una precisa posizione decidendo prò o contro. Se lottano contro le visioni, delle quali non hanno nessuna cognizione, se spingono la loro opposizione a tal punto da contrastare ciò di cui non hanno esperienza alcuna... la chiesa può concludere che essi non hanno ragione". -- Testimonies for the Church 1:328 (1862).

Alcuni dei nostri fratelli avevano avuto una lunga esperienza della verità e da anni conoscevano me e la mia opera. Essi avevano controllato la veracità delle Testimonianze e affermato la loro credenza in esse. Avevano sentito l'influsso potente dello Spirito di Dio posare su di esse per testimoniare della loro verità. Mi fu rivelato che se essi una volta rimproverati dalle Testimonianze insorgessero contro di esse e agissero in segreto per attenuarne l'influsso, si dovrebbe intervenire con fermezza perché la loro condotta metterebbe in pericolo quelli che non hanno esperienza.

Il primo numero delle Testimonianze pubblicato contiene un monito contro l'uso poco assennato della luce che, così, è stata data al popolo di Dio. Asserivo che alcuni avevano imboccato una via poco prudente nel parlare della loro fede agli increduli, nel senso che se veniva chiesta una prova, essi leggevano i miei scritti, anziché rivolgersi alla Bibbia. Mi fu mostrato che questo procedimento era sbagliato e avrebbe provocato negli increduli dei pregiudizi contro la verità. Le Testimonianze non possono avere nessun peso per coloro che nulla sanno del loro spirito. In casi del genere non si dovrebbe fare riferimento ad esse.

Altri avvertimenti sull'uso delle Testimonianze sono stati dati di quando in quando, come segue:

"Alcuni pastori sono molto indietro. Affermano di credere nelle testimonianze presentate e provocano del danno nel fare di esse una regola di ferro per coloro che non hanno mai avuto nessuna esperienza con esse, mentre per conto loro non si curano di metterle in pratica. Hanno avuto ripetute testimonianze, ma le hanno sistematicamente ignorate. Il loro modo di agire non è coerente". -- Testimonies for the Church 1:369 (1863).

"Notai che molti hanno approfittato di quanto Dio aveva rivelato circa i peccati e le mancanze altrui, prendendo alla sua estrema portata quello che era stato rivelato in visione e imponendolo a tal segno da far indebolire la fede di molti in quello che Dio ha fatto vedere e da scoraggiare la chiesa". -- Testimonies for the Church 1:166 (1857).

Il nemico si impadronirà di qualsiasi cosa egli possa utilizzare per distruggere le anime. Delle testimonianze sono state date in favore di persone che occupano posizioni importanti; esse hanno cominciato bene alleviando i pesi altrui e compiendo la loro parte in rapporto con l'opera di Dio. Ma Satana li incalza con le sue tentazioni ed essi finiscono con l'essere sopraffatti. Mentre gli altri osservano questo loro erroneo comportamento, Satana suggerisce alle loro menti che deve esservi uno sbaglio nelle testimonianze dirette a queste persone, altrimenti esse non si sarebbero dimostrate immeritevoli di svolgere la loro parte nella causa di Dio.

Sorgono, in tal modo, dei dubbi sulla luce data da Dio. Quello che si può dire degli uomini in determinate circostanze, non lo si può affermare in altre. Gli uomini sono moralmente deboli, profondamente egoisti, autosufficienti, gonfi di presunzione, così che Dio non può collaborare con loro. Perciò sono lasciati brancolare come ciechi e manifestare tanta debolezza e tanta follia che molti rimangono stupiti che tali persone siano state accettate e ritenute degne di avere un qualche rapporto con l'opera di Dio. Questo è esattamente quello che Satana si proponeva di raggiungere, e che è stato il suo obiettivo fin dal momento in cui egli tentò gli uomini perché la causa di Dio fosse biasimata e le Testimonianze criticate. Se essi fossero rimasti là dove il loro influsso non si sarebbe fatto sentire in modo tanto particolare sulla causa di Dio, Satana non li avrebbe assillati con tanta ostinazione e non sarebbe riuscito ad attuare il suo proposito servendosi di essi come di strumenti per compiere un'opera particolare.

Giudicate dai loro frutti

Le Testimonianze debbono essere giudicate dai loro frutti. Qual è lo spirito del loro insegnamento? Qual è stato l'effetto che esse hanno prodotto? Tutti coloro che lo desiderano possono da se stessi conoscere i frutti di queste visioni. Per diciassette anni [scritto nel 1862] Dio ha stimato opportuno lasciarle sopravvivere e fortificarsi nonostante l'opposizione degli agenti umani che hanno assecondato Satana nella sua opera.

O Dio sta ammaestrando la sua chiesa, rimproverandone gli sbagli e rafforzandone la fede, oppure non lo sta facendo. Quest'opera o è da Dio oppure no. Dio non fa nulla in società con Satana. La mia opera... o reca l'impronta di Dio o reca quella del nemico. Non ci possono essere mezzi termini: le Testimonianze o sono dello Spirito di Dio o provengono dal diavolo.

Quando il Signore si è manifestato attraverso lo spirito di profezia, sono passati davanti a me il passato, il presente e l'avvenire. Mi sono stati mostrati dei volti mai visti e che ho riconosciuti quando li ho visti anni dopo. Mi sono svegliata in piena notte con la netta percezione degli argomenti precedentemente presentati alla mia mente e ho scritto, a mezzanotte, delle lettere che attraversando il continente sono giunte a destinazione in un momento critico e così hanno evitato gravi danni alla causa di Dio. Questa è stata la mia attività per molti anni. Una forza mi ha spinta a rimproverare, a deplorare ingiustizie alle quali non avevo mai pensato prima. Quest'opera degli ultimi trentasei anni [scritto nel 1882] procede dall'alto o dal basso?

Cristo avvertì i suoi discepoli: "Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti di pecore; ma dentro son lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgono forse delle uve dalle spine o dei fichi dai triboli? Così ogni albero buono fa frutti buoni; ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti". Matteo 7:15-20. Ecco la pietra di paragone. Tutti, volendo, possono usarla. Quelli che realmente desiderano conoscere la verità troveranno prove sufficienti per credere.

Mettendo in dubbio le "testimonianze"

Satana cerca di indebolire la fede del popolo di Dio nelle Testimonianze. Egli sa come dirigere i suoi attacchi. Agisce sulle menti per suscitare gelosia, scontentezza verso quanti sono alla testa dell'opera. Questo porta a mettere in dubbio i doni dello Spirito che, ovviamente, vengono considerati di poco valore e quindi non si tiene conto dell'insegnamento impartito mediante la visione. Segue poi lo scetticismo circa i punti vitali della nostra fede, i pilastri della nostra posizione, quindi il dubbio sulla Sacra Scrittura e infine la corsa in discesa verso la perdizione. Quando si dubita delle Testimonianze, nelle quali in passato si credeva, e si abbandonano, Satana sa che le persone sedotte non si fermeranno lì e intensifica i suoi sforzi per indurle all'aperta ribellione che diventa incurabile e finisce con la distruzione. Cedendo il passo ai dubbi e all'incredulità per quel che riguarda l'opera di Dio e accarezzando sentimenti di diffidenza e di crudele gelosia, essi si preparano al crollo totale. Insorgono, allora, con sentimenti di amarezza contro quanti ardiscono parlare dei loro errori e rimproverare i loro peccati.

Una testimonianza per certi giovani, pubblicata la prima volta nel 1880, parla di questo nel modo seguente: "Va sempre di più crescendo un prevalente scetticismo nei confronti delle Testimonianze dello Spirito di Dio; e questi giovani favoriscono la contestazione e i dubbi anziché eliminarli, perché ignorano lo spirito, l'autorità e la potenza delle Testimonianze". -- Testimonies for the Church 4:437.

Mi venne rivelato che molti avevano così poca spiritualità da non comprendere il valore delle Testimonianze e il loro vero obiettivo. Essi parlavano in modo frivolo delle Testimonianze date da Dio a beneficio del suo popolo e le facevano passare sotto il loro giudizio esprimendo la loro opinione e criticando or questo or quello, mentre avrebbero fatto meglio a mettersi una mano sulla bocca e a prostrarsi nella polvere giacché non sapevano apprezzare lo spirito delle Testimonianze dal momento che sapevano così poco dello Spirito di Dio...

Perdendo la fiducia nelle Testimonianze, andrete alla deriva, lungi dalla verità biblica. Io sono atterrita all'idea che molti avrebbero assunto una posizione inquisitoria e dubitativa, e nella mia angoscia per le anime vostre vorrei avvertirvi. Quanti, però, presteranno ascolto all'avvertimento? In base al modo come voi ora stimate le Testimonianze, qualora ne venisse data una che ostacolasse il vostro cammino o correggesse i vostri errori, vi sentireste perfettamente liberi di accettarla o di rigettarne una parte o tutta? Quella che sareste meno propensi ad accogliere sarebbe proprio la parte di cui avete maggiormente bisogno.

Fratelli miei, guardatevi da un malvagio cuore incredulo. La Parola di Dio è precisa e diretta nelle sue restrizioni: essa ostacola la vostra egoistica indulgenza ed è per questo che non le ubbidite. Le Testimonianze dello Spirito di Dio richiamano la vostra attenzione sulle Scritture, additando i vostri difetti di carattere e condannando i vostri peccati. Perciò non le ascoltate. Poi, per giustificare la vostra condotta carnale che preferisce una vita comoda, voi cominciate a mettere in dubbio le Testimonianze, se procedono o no da Dio. Ottemperando a quanto esse insegnano, sareste certi della loro origine divina. Ricordate che la vostra incredulità non intacca minimamente la loro veracità. Se esse sono da Dio sussisteranno.

Mi è stato rivelato che l'incredulità nelle testimonianze di ammonimento, incoraggiamento e rimprovero allontana la luce dal popolo di Dio. L'incredulità gli chiude gli occhi impedendogli di vedere la sua vera condizione: esso ritiene che la testimonianza dello Spirito di Dio data in rimprovero sia superflua e non lo riguardi. Tali persone hanno il massimo bisogno della grazia divina e del discernimento spirituale per potersi rendere conto che la loro conoscenza spirituale è insufficiente.

Molti che hanno apostatato dalla verità adducono come motivo del loro agire il fatto che non credono nelle Testimonianze. Il problema è: rinunceranno al loro idolo, condannato da Dio, o persisteranno nel loro ingiustificato comportamento di indulgenza e di rigetto della luce che Dio ha loro dato nel rimproverare le cose delle quali si dilettano? La questione da risolvere è questa: Rinuncerò io a me stesso per accettare la divina provenienza delle Testimonianze che deplorano i miei peccati, oppure le respingerò proprio perché mi rimproverano?

In molti casi le Testimonianze sono accolte, si rompe col peccato e con l'indulgenza e ha inizio una riforma in armonia con la luce data da Dio. In altri casi invece si coltivano indulgenze peccaminose delle quali ci si compiace; si respingono le Testimonianze e vengono addotte giustificazioni senza fondamento per non accettarle. Non viene rivelata la ragione vera. Si tratta di mancanza di coraggio morale, di mancanza di una volontà che se rafforzata e guidata dallo Spirito di Dio saprà rinunciare alle abitudini nocive.

Satana possiede l'abilità di insinuare i dubbi e di escogitare le obiezioni alla testimonianza diretta che Dio manda. Molti, allora, stimano virtù, segno d'intelligenza essere increduli, muovere obiezioni e cavillare. Quelli che vogliono dubitare ne avranno ampia opportunità. Dio, infatti, non si propone di rimuovere ogni occasione di incredulità. Egli dà la prova evidente, che deve essere esaminata con cura, con animo umile e con spirito docile. Tutti dovrebbero quindi decidere in base al peso dell'evidenza. Dio fornisce prove sufficienti perché la mente imparziale possa credere; ma chi si discosta dal peso dell'evidenza, perché c'è qualcosa che non riesce a illuminare il suo limitato intelletto, sarà lasciato nella fredda, agghiacciante atmosfera dell'incredulità, del dubbio pieno di interrogativi e farà naufragio quanto alla fede...

La negligenza delle "testimonianze"

Coloro che apertamente rigettano le Testimonianze o alimentano dei dubbi su di esse, si trovano su un terreno pericoloso. Trascurare la luce significa respingerla.

Alcuni fra voi riconoscono il rimprovero a parole, ma non lo accettano col cuore. Voi continuate ad andare avanti come prima, essendo sempre meno sensibili all'influsso dello Spirito di Dio, diventando sempre più ciechi, avendo meno saggezza, meno autocontrollo, meno forza morale e meno zelo e gusto per gli esercizi spirituali. A meno che non vi convertiate, finirete col perdere totalmente il vostro contatto con Dio. Non avete apportato nella vostra vita dei cambiamenti decisivi quando è giunta la riprensione, perché non avete visto e capito i difetti del vostro carattere e il contrasto fra la vostra vita e quella di Cristo. A quale risultato giungono le vostre orazioni mentre nei vostri cuori alimentate l'iniquità? Se non attuate un mutamento totale; fra non molto vi stancherete della riprensione come fecero i figli d'Israele e, al pari di essi, apostaterete da Dio.

Molti procedono in maniera del tutto contraria alla luce impartita da Dio al suo popolo, perché non leggono i libri che contengono la luce e la conoscenza trasmesse per mezzo di avvertimenti, rimproveri ed esortazioni. Le sollecitudini del mondo, la passione per la moda e la mancanza di religione hanno distolto l'attenzione dalla luce che Dio ha tanto benignamente elargito, mentre libri e periodici contenenti l'errore percorrono l'intero paese. Lo scetticismo e l'infedeltà aumentano ovunque. La luce tanto preziosa che scaturisce dal trono di Dio, è nascosta sotto il moggio. Dio riterrà il suo popolo responsabile di questa negligenza e chiederà conto di ogni raggio di luce che Egli ha fatto brillare sul nostro sentiero: se è stato sfruttato per il nostro progresso nelle cose divine o se è stato respinto perché era più piacevole seguire la propria inclinazione.

I volumi dello Spirito di Profezia (1) e le Testimonianze dovrebbero essere introdotti in ogni famiglia in cui si osserva il Sabato. I fratelli dovrebbero conoscerne il valore ed essere esortati a leggerli. Non è stata cosa saggia cedere questi libri a basso costo e averne in chiesa solo una serie. Essi dovrebbero trovarsi nella biblioteca di ogni famiglia ed essere letti ripetutamente. E' bene metterli là dove possono essere letti da molti.

Ministri e membri ricordino che la verità evangelica indurisce quando non salva. Il rigetto della luce lascia gli uomini prigionieri, avvinti dalle catene delle tenebre e dell'incredulità. L'anima che rifiuta di ascoltare gli inviti misericordiosi giorno dopo giorno, finirà con l'udire i più vibranti appelli senza provare nell'anima la minima emozione. Come operai di Dio noi abbiamo bisogno di una più fervida pietà e di meno autoesaltazione. Più si esalta l'io, più si indebolisce la fede nelle Testimonianze dello Spirito di Dio. Chi confida pienamente in se stesso vedrà sempre meno Dio nelle Testimonianze del suo Spirito.

Come accettare il rimprovero

Coloro che sono ripresi dallo Spirito di Dio non dovrebbero insorgere contro il suo umile strumento. E' Dio, non un povero mortale soggetto all'errore, che parla per liberarli dalla rovina. La natura umana non gradisce i rimproveri, né è possibile che l'animo umano non illuminato dallo Spirito di Dio si renda conto della necessità della riprensione e capisca la benedizione che essa intende recare. Quando l'uomo cede alla tentazione e si abbandona al peccato, la sua mente si ottenebra e il suo senso morale viene pervertito. Allora non tiene più conto dei richiami della coscienza la cui voce viene udita sempre meno distintamente. L'uomo perde, così, gradualmente la facoltà di distinguere fra il giusto e l'ingiusto fino a che non ha più il senso della propria posizione dinanzi a Dio. Potrà, sì, osservare le forme della religione e sostenerne con zelo le dottrine, ma sarà privo dello spirito di essa. La sua condizione è così descritta dal Testimone verace: "Tu dici: Io son ricco e mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti e miserabile e povero e cieco e nudo". Apocalisse 3:17. Quando lo Spirito di Dio con un messaggio di rimprovero dice che quella è la sua condizione, egli non può stabilire se il messaggio è vero. Dovrà, perciò, rigettare l'avvertimento? No.

Dio ha dato sufficiente evidenza perché tutti quelli che vogliono farlo, possano rimanere soddisfatti della natura delle Testimonianze; è loro dovere accettare la riprensione anche se da se stessi non sanno discernere la colpevolezza del loro comportamento. Qualora si rendessero pienamente conto del loro stato, che necessità ci sarebbe di rimproverare? Ma poiché non lo conoscono, Dio misericordiosamente lo mostra, perché essi si pentano e si riformino prima che sia troppo tardi. Chi disprezza l'avvertimento sarà lasciato nel suo stato di cecità e illuderà se stesso; mentre quanti vi prestano ascolto e si danno da fare con zelo per staccarsi dai propri peccati e avere la grazia necessaria, schiuderanno la porta del cuore affinché l'amato Salvatore possa entrare e dimorare in loro. Chi è in più intima comunione con Dio riconosce la sua voce quando Egli parla. Gli spirituali sanno discernere le cose spirituali e saranno pieni di gratitudine perché il Signore ha messo in rilievo i loro errori.

Davide imparò la saggezza dal procedimento di Dio nei suoi confronti e si sottomise umilmente al castigo dell'Altissimo. Il fedele ritratto del suo vero stato tracciato dal profeta Natan rese Davide consapevole dei propri peccati e lo aiutò ad abbandonarli. Egli accettò docilmente il consiglio e si umiliò nel cospetto di Dio: "La legge del Signore -- egli esclama -- è perfetta: essa ristora l'anima".

"Se siete senza quella disciplina della quale tutti hanno avuto la loro parte, siete dunque... non figliuoli". Ebrei 12:8. Il nostro Signore ha dichiarato: "Tutti quelli che io amo li riprendo e li castigo". Apocalisse 3:19. "Ogni disciplina sembra, è vero, per il presente non essere motivo di allegrezza, ma di tristezza; però rende poi un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per essa esercitati". Ebrei 12:11. Sebbene la disciplina sia dolorosa, essa viene disposta dal tenero amore del Padre, "affinché possiamo essere partecipi della sua santità".