I tesori delle testimionianze 2

Capitolo 66

Amministrazione e finanze scolastiche

[AUDIO]

Io desidererei poter comandare al linguaggio di spiegare chiaramente l'importanza di una giusta amministrazione delle nostre scuole. Tutti dovrebbero riconoscere che le nostre scuole sono gli strumenti del Signore mediante i quali Egli vuol farsi conoscere dall'uomo. C'è bisogno ovunque di uomini e donne che agiscano come messaggeri di luce. La verità divina deve essere recata in tutti i paesi, affinché gli uomini ne siano illuminati.

Come popolo in possesso di una luce avanzata, dobbiamo escogitare dei mezzi per formare un esercito di missionari preparati che entrino nei vari settori dell'opera di Dio. Abbiamo bisogno di giovani d'ambo i sessi, ben disciplinati, colti, sia nelle nostre scuole che nei nostri ospedali, sia nell'opera medico-missionaria che negli uffici delle case editrici, nelle federazioni dei vari stati e nel campo in genere. Occorrono giovani d'ambo i sessi che, dotati intellettualmente, siano idonei a svolgere il miglior lavoro per il Signore. Abbiamo fatto, sì, qualcosa per arrivare a questo scopo, tuttavia siamo ancora molto indietro rispetto a quanto Dio ha stabilito. Come chiesa, come individui, se vogliamo essere netti nell'ora del giudizio, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per l'educazione dei nostri giovani affinché essi siano preparati per i vari rami della grande opera affidataci. Come popolo che ha ricevuto una grande luce, dobbiamo elaborare dei piani perché le menti ingegnose di quanti sono dotati di capacità possano essere rinvigorite, disciplinate e affinate sì che l'opera di Cristo non venga ostacolata dalla mancanza di abili lavoratori i quali compiranno la missione loro affidata, con serietà e fedeltà.

Alcuni si accontenterebbero di dare una educazione completa a qualcuno fra i giovani più promettenti. Tutti quanti, invece, hanno bisogno di istruzione per prepararsi a essere più utili in questa vita e qualificati per posti di responsabilità nella vita privata e in quella pubblica. Vi è perciò grande bisogno di fare dei progetti perché vi sia un buon numero di operai competenti. Molti dovrebbero conseguire l'abilitazione come insegnanti per istruire e disciplinare altri in vista della grande opera che ci aspetta. Le chiese dovranno far fronte a questa situazione e cercare con la loro autorità e con i loro mezzi di realizzare questo nobile proponimento.

Senza debiti

Perché le nostre scuole possano conseguire lo scopo in vista del quale sono state fondate, devono essere senza debiti. Non si deve permettere, quindi, che esse portino il peso di interessi da pagare. Nella fondazione di scuole per la formazione di operai, specialmente nei nuovi territori dove i membri non sono molto numerosi e non dispongono di grandi mezzi, anziché rimandare l'opera è preferibile prendere del denaro in prestito da amici di questa iniziativa; però, nella misura del possibile è bene che i nostri istituti siano liberi da debiti.

Il Signore ha per l'opera sua delle risorse che sono nelle mani dei suoi amministratori. Se le nostre scuole hanno dei debiti che sono stati fatti nel corso della loro organizzazione, per erigere locali necessari e per provvedere le attrezzature indispensabili, è nostro dovere esporre la cosa ai fratelli e chiedere loro di voler ammortizzare tali debiti. I nostri ministri dovrebbero sentire un peso per quest'opera e incoraggiare tutti a lavorare di comune accordo, e ad alleviare il carico comune in proporzione delle loro possibilità. Se questo fosse stato fatto con impegno e fedeltà nel corso degli anni passati, i debiti delle nostre scuole sarebbero già estinti da tempo.

Economia

Nella costruzione dei nostri edifici e nel loro arredamento, come pure in ogni aspetto della loro amministrazione, si deve praticare una stretta economia. Le nostre scuole non devono essere dirette secondo criteri gretti ed egoistici. Esse devono somigliare quanto più possibile al focolare domestico e impartire, in ogni campo, opportune lezioni di semplicità, di utilità, di risparmio e di economia.

Gli studenti si trovano nelle nostre scuole per uno speciale addestramento inteso a renderli familiari con tutti i rami dell'opera affinché, se dovessero partire come missionari, possano fare assegnamento su se stessi perché capaci, con l'abilità acquisita, di procurarsi le necessarie comodità e attrezzature. Uomini e donne che siano, debbono imparare a rammendare, a lavare, a tenere in ordine i propri indumenti. Devono essere capaci di preparare i propri pasti e avere dimestichezza con l'agricoltura e con la meccanica. In tal modo potranno alleggerire le proprie spese e, con l'esempio personale, inculcare i princìpi della economia e del risparmio. Queste lezioni possono essere più efficacemente insegnate là dove viene praticata in modo coscienzioso l'economia in ogni cosa.

Bisogna studiare con cura l'economia e praticarla coscienziosamente e con diligenza non soltanto in vista della prosperità finanziaria della scuola, ma anche come un insegnamento per gli allievi. E' necessario che gli amministratori veglino oculatamente su ogni cosa, perché non vi siano spese inutili, evitando così che la scuola si trovi nei debiti. Ogni studente che ami Dio profondamente, aiuterà a portare la responsabilità in questo campo. Quelli che sono stati educati in tal senso dimostreranno, con la parola e con l'esempio a coloro con i quali entrano in contatto, i princìpi insegnati dal nostro altruistico Redentore. L'indulgenza verso se stessi è un gran male e deve essere vinta.

Alcuni si sono dimostrati piuttosto riluttanti a far conoscere agli studenti le difficoltà economiche nelle quali le scuole si dibattevano; ma sarebbe molto meglio che gli allievi sapessero e capissero la nostra carenza di mezzi, perché in tal modo sarebbero messi in condizione di collaborare nel praticare l'economia. Molti di coloro che vengono nelle nostre scuole escono da focolari disadorni, dove sono abituati a consumare un cibo semplice, con poche varianti. Quale influsso avrà su di essi il nostro esempio? Insegniamo loro che mentre noi abbiamo tanti modi di usare le nostre risorse, mentre migliaia di persone soffrono la fame, muoiono di pestilenza, di carestia, o sono arse dal fuoco o uccise, noi dobbiamo riflettere seriamente per evitare di procurarci le cose superflue semplicemente per il gusto di appagare un capriccio o di far bella mostra di sé.

Se le nostre scuole saranno bene amministrate, i debiti non si accumuleranno, gli studenti si sentiranno a loro agio e la mensa fornirà cibo buono e sostanzioso in abbondanza. L'economia non deve essere di natura tale da indurre a preparare pasti insufficienti. No: gli studenti debbono ricevere un'alimentazione sana e adeguata. Gli addetti alla cucina, però, avranno cura di evitare che nulla vada perduto.

Si deve insegnare agli studenti la cura di quello che hanno e di quello che appartiene alla scuola. Essi debbono capire il dovere di evitare ogni spesa inutile sia a scuola che nel tragitto dalla scuola a casa e viceversa. E' essenziale la rinuncia personale. Bisogna prestare ascolto all'istruzione che viene impartita perché ci stiamo avvicinando alla fine dei tempi. Non dobbiamo agire come se avessimo un conto in banca dal quale poter attingere in caso di necessità; perciò non dobbiamo metterci in situazioni precarie. Come individui e come amministratori delle istituzioni del Signore, dobbiamo eliminare tutto quello che sa di ostentazione e contenere le nostre spese negli stretti limiti delle nostre entrate.

Buona amministrazione

In alcune delle nostre scuole, può essere notevolmente migliorata l'amministrazione delle finanze. Bisogna dar prova di una maggiore saggezza e di un maggiore discernimento. Bisogna introdurre nell'opera dei metodi più pratici per arginare l'aumento delle spese che porterebbero come conseguenza a un cumulo di debiti. A Battle Creek e a College View, troppo denaro è stato investito in edifici e si è speso troppo per arredare gli alloggi scolastici.

Quando gli amministratori di una scuola si accorgono che essa non riesce a far fronte alle spese correnti e che i debiti aumentano, dovrebbero agire da uomini d'affari equilibrati e mutare metodi e piani. Quando un anno ha dimostrato che l'amministrazione finanziaria è stata precaria, occorre prestare ascolto alla voce del buon senso e attuare una decisa riforma. Gli insegnanti dovranno manifestare uno spirito simile a quello di Cristo e riflettere seriamente per fare dei progetti atti a migliorare la situazione, partecipando con tutto il cuore ai piani degli amministratori e condividendone le responsabilità.

Insegnamento a basso prezzo

In alcune delle nostre scuole la quota dell'insegnamento è troppo bassa. Per vari motivi ciò è risultato a detrimento dell'opera pedagogica. Ha determinato dei grossi debiti, ha richiamato sull'amministrazione un continuo sospetto di errato calcolo, di inettitudine nel campo economico, di progetti errati. Gli insegnanti, a loro volta, si sono scoraggiati e la gente si è sentita spinta a chiedere anche alle altre scuole delle rette scolastiche più basse. Qualunque possa essere stato il motivo che ha suggerito delle rette inferiori rispetto a quelle correnti, il fatto stesso che una scuola operi in passivo è ragione sufficiente per rivedere i piani e riordinare i prezzi perché le cose possano prendere una piega migliore. La quota fissata per insegnamento, vitto e alloggio dovrebbe essere sufficiente per pagare i salari degli insegnanti, fornire agli studenti un vitto abbondante, sano e nutriente, arredare le camere, provvedere alle varie riparazioni e affrontare altre spese indispensabili. Come si vede, si tratta di qualcosa di molto importante che non richiede un calcolo frettoloso e approssimativo, ma un esame approfondito. Occorre il consiglio del Signore. La scuola deve avere delle entrate sufficienti non solo per le necessarie spese correnti, ma anche per dare agli studenti, nel corso dell'anno scolastico, tutto ciò che è indispensabile al loro lavoro.

Non si deve permettere che i debiti si accumulino di anno in anno. La più alta forma di istruzione che possa essere impartita consiste nell'evitare i debiti come si evitano le malattie. Quando anno dopo anno non si nota alcuna diminuzione dei debiti, anzi se ne registra l'aumento, occorre fermarsi. L'amministratore dica: "Io mi rifiuto di continuare ad amministrare la scuola fino a che non sia stato escogitato qualche sistema sicuro". Sarebbe meglio, molto meglio, chiudere la scuola fino a che gli amministratori non abbiano appreso l'arte di dirigere su solide basi. Per amore di Cristo, in qualità di popolo scelto da Dio, mettetevi all'opera e date inizio nelle nostre scuole a un sano sistema finanziario.

Ogni volta che sia necessario aumentare la retta scolastica, il problema dev'essere sottoposto prima di tutto ai responsabili della scuola, facendo loro notare che le quote sono state tenute troppo basse e che perciò i debiti aumentano, col risultato che la scuola si trova ostacolata e paralizzata nello svolgimento della sua attività. Un adeguato aumento della retta potrà determinare, è vero, una diminuita frequenza dei corsi, però una frequenza numerosa non dovrebbe essere motivo di compiacimento maggiore di quello della eliminazione dei debiti.

Una delle conseguenze della retta bassa a Battle Creek è stata la concentrazione in uno stesso luogo di un numero di studenti e di famiglie maggiore di quanto sarebbe stato bene avere. Se i due terzi degli abitanti di Battle Creek fossero stati testimoni del Signore in altre località, essi avrebbero avuto posto per crescere. Sarebbero stati registrati risultati maggiori se una parte del tempo e delle energie spesi nella grande scuola di Battle Creek per conservarla in floride condizioni, fosse stata impiegata per scuole altrove, dove c'è posto per le attività agricole da incrementare come parte dell'educazione. Se ci fosse stata la disposizione a seguire le vie del Signore e i suoi piani, molte scuole oggi crescerebbero in altri posti.

La voce del Signore è giunta ripetutamente a noi perché fossero impiantate chiese e scuole in altre località, poiché vi erano già troppe pesanti responsabilità in uno stesso luogo. La gente deve lasciare i grandi centri urbani e stabilirsi altrove: questa è l'istruzione impartita. Se si fosse prestato ascolto alle direttive date, se i mezzi e le agevolazioni fossero stati ripartiti saggiamente, il denaro speso per altre costruzioni scolastiche a Battle Creek avrebbe permesso di creare due nuove istituzioni altrove. Così l'albero sarebbe cresciuto e avrebbe portato frutti mai visti prima, ma gli uomini hanno preferito andar dietro al loro senno.

I nostri fratelli dicono che da parte di ministri e di genitori giunge la scusa che nelle nostre file vi sono decine e decine di giovani che hanno bisogno dei vantaggi offerti dalle nostre scuole, ma che non le possono frequentare a meno che non siano ridotte le spese d'insegnamento. Però quanti si raccomandano per una retta inferiore dovrebbero esaminare il problema da tutti i suoi lati. Se gli studenti non riescono da loro stessi a procurarsi i mezzi necessari per le spese richieste da una preparazione coscienziosa e valida in vista della loro formazione, non sarà meglio che genitori, amici, chiese di appartenenza, oppure fratelli generosi e benevoli della loro federazione, li aiutino, anziché determinare per la scuola un aggravio di debiti? Molto meglio sarebbe lasciare che molti che si dichiarano in favore dell'istituzione partecipino alle spese, anziché lasciare che la scuola finisca nei debiti.

È necessario ideare dei metodi per impedire l'accumularsi di oneri sulle nostre istituzioni. Non bisogna far soffrire l'intera causa a motivo del debito che non potrà essere estinto a meno che non si verifichi un totale cambiamento e l'opera sia condotta su basi diverse. Tutti coloro che hanno avuto una parte nel lasciarsi coprire da questa ondata di debiti, sentano ora il dovere di fare quanto possono per allontanarla.

Assistenza agli studenti meritevoli

Le chiese nelle diverse località debbono rendersi conto che su loro riposa la solenne responsabilità di educare i giovani e di formare persone dotate di talento perché diventino dei missionari. Quando si notano nella comunità degli elementi promettenti, suscettibili di diventare degli utili operai, ma che non possono mantenersi agli studi, le chiese stesse dovrebbero assumersi la responsabilità di mandarli in qualche nostra scuola. Nelle chiese esistono delle eccellenti capacità che vanno avviate al servizio. Ci sono persone che svolgerebbero un buon lavoro nella vigna del Signore; molti, però, sono troppo poveri per poter conseguire, senza un sussidio, la necessaria istruzione. Le chiese, quindi, dovrebbero stimare un privilegio partecipare al rimborso delle spese di tali elementi.

Quanti serbano la verità e hanno sempre il cuore aperto contribuiranno là dove la necessità lo richieda. Se essi si fanno avanti, altri ne imiteranno l'esempio. Se vi sono giovani che potrebbero trarre giovamento dalla scuola ma non possono pagare l'intera retta, le chiese dimostrino la loro generosità aiutandoli.

Oltre a ciò, in ogni federazione si dovrebbe istituire un fondo per accordare prestiti ad allievi poveri e meritevoli che desiderano dedicarsi all'opera missionaria. In certi casi essi potrebbero ricevere anche delle donazioni. Quando fu organizzato il collegio di Battle Creek, c'era un fondo presso la Review and Herald a beneficio di quanti volevano istruirsi ma non ne avevano la possibilità. II fondo fu utilizzato a favore di vari studenti che vennero aiutati fino a che non incominciarono a guadagnare; allora gradatamente essi restituirono quello che avevano ricevuto perché altri potessero beneficiare a loro volta del fondo in oggetto. I giovani debbono ricordare che è necessario per loro lavorare nella misura del possibile per così poter pagare una parte delle spese. Ciò che costa poco è poco apprezzato; mentre quello che costa all'incirca quanto il suo reale valore sarà stimato in conseguenza.

Insegnare ad avere fiducia in se stessi

Col precetto e con l'esempio insegnate l'abnegazione, l'economia, la generosità e la fiducia in se stessi. Ogni persona dotata di un saldo carattere saprà tener testa alle difficoltà e sarà pronta ad attenersi a un "Così dice l'Eterno!" Gli uomini non saranno pronti a riconoscere i loro obblighi verso Dio fino a che non avranno imparato alla scuola di Cristo a portare il giogo fatto di restrizioni e di ubbidienza. Il sacrificio rappresenta il punto di partenza dell'opera nostra che consiste nel promuovere il progresso della verità e nel fondare delle istituzioni: è una parte essenziale dell'educazione. Il sacrificio deve essere una cosa abituale durante l'intero processo formativo del nostro carattere in questa vita se vogliamo ottenere in cielo una dimora eterna non fatta da mano umana.

A causa delle idee errate circa l'uso del denaro, i giovani sono esposti a molti pericoli. Non bisogna stare loro dietro per sovvenzionarli come se ci fosse una riserva inesauribile da cui possono attingere per soddisfare ogni loro ipotetica necessità. Il denaro deve essere considerato come un dono affidatoci da Dio per il compimento della sua opera, per edificare il suo regno, e perciò i giovani debbono imparare a saper controllare e limitare i propri desideri. Insegnate che a nessuno è consentito di abbandonare le proprie energie al soddisfacimento di piaceri personali. Coloro che Dio ha dotato della capacità di procurarsi dei mezzi, si trovano nei suoi confronti nell'obbligo di farne uso, tramite la sapienza impartita dal cielo, alla gloria del suo nome. Ogni soldo sprecato per il personale piacere o dato agli amici perché lo spendano per appagare l'orgoglio e l'egoismo, significa derubare il tesoro di Dio. Il denaro speso per dei vestiti, nell'intento di far bella mostra di sé, è così tanto che avrebbe potuto essere adoperato per il progresso della causa di Dio in nuove regioni. Che Dio conceda a tutti di comprendere il vero senso di cosa significa essere cristiani: essere simili a Cristo; e Cristo non visse per compiacere a se stesso.

Dovere delle nostre federazioni

Le nostre federazioni guardano alle scuole per avere operai istruiti e ben preparati; esse, pertanto, dovrebbero dare alle scuole stesse il più intelligente e concreto sostegno. E' stato chiaramente specificato che quanti ministrano nelle nostre scuole, insegnando la Parola di Dio, spiegando le Scritture, istruendo gli studenti nelle realtà divine, devono essere sostentati col denaro della decima. Questa direttiva data molto tempo fa è stata di recente ripetuta varie volte.

Ovunque si stabiliscono delle scuole, si devono provvedere degli amministratori avveduti, "uomini capaci, che temano Dio; uomini veraci che abominino l'avidità"; uomini che faranno del loro meglio nelle varie responsabilità delle loro funzioni. Dovrebbero essere dotati di abilità negli affari; però è ancora più importante che essi camminino umilmente con Dio e siano guidati dallo Spirito Santo. Tali uomini saranno istruiti da Dio e consulteranno i loro fratelli i quali sono uomini di preghiera.

È indispensabile che gli amministratori operino animati da moventi puri. Nel loro disinteresse ricorderanno che altre zone del vasto campo della messe richiedono le medesime facilitazioni provvedute per la scuola della quale si occupano. In ogni progetto ricorderanno che occorre mantenere l'uguaglianza e l'unità. Calcoleranno con la massima cura la spesa di ogni iniziativa e faranno in modo da non assorbire una somma troppo elevata, per non privare altri settori del necessario.

Troppo spesso i ministri sono stati indotti ad accettare responsabilità per le quali non erano affatto qualificati. Addossate queste responsabilità a quanti hanno il senso degli affari; a quanti potranno dedicarvisi e che saranno all'altezza di ispezionare le scuole e di tener conto delle condizioni finanziarie come pure di impartire istruzioni sulla contabilità. L'attività della scuola deve essere controllata varie volte ogni anno. I ministri agiscano da consulenti; ma non accollate loro delle responsabilità di natura economica.

Ispezione da parte del revisore della conferenza generale

Secondo la luce datami dal Signore, degli uomini avveduti, dotati di capacità amministrativa devono ispezionare le nostre scuole in ogni paese e dare un resoconto della loro situazione finanziaria. Questo incarico non dev'essere lasciato al ministro o ai membri del comitato, ai quali manca il tempo di assumersi quest'onere. Non bisogna neppure lasciare questo compito agli insegnanti. Tutto ciò che riguarda gli affari della scuola richiede un talento che non tutti hanno.

Se i dirigenti avessero esercitato un discernimento lungimirante nel corso degli anni passati, non sarebbe mai stato permesso il protrarsi di condizioni finanziarie scoraggianti che in questi ultimi anni hanno ostacolato la causa.

Se la nostra attività pedagogica fosse stata condotta secondo le istruzioni date perché ci servissero di guida, non graverebbe sopra le nostre istituzioni la tetra ombra di un pesante passivo.

Le finanze delle scuole di chiesa

Gli stessi princìpi che, se attuati, assicureranno successo e benedizione alle nostre scuole e ai nostri collegi, devono regolare i piani e le attività delle nostre scuole di chiesa. Tutti debbono partecipare alle spese. La chiesa deve fare in modo che quanti possono trarne giovamento frequentino la scuola. Le famiglie povere debbono essere aiutate. Non ci possiamo dire veri missionari se trascuriamo quanti, proprio alla porta di casa nostra, sono nell'età più critica e hanno bisogno del nostro aiuto per ricevere la conoscenza e l'esperienza che li qualificheranno per il servizio di Dio.

Il Signore vuole che si facciano sforzi coscienziosi per l'educazione dei nostri figli. Un autentico lavoro missionario svolto da insegnanti che imparano ogni giorno da Dio, condurrebbe molte anime alla conoscenza della verità che è in Gesù, e i fanciulli così istruiti diffonderebbero in mezzo agli altri la luce e la conoscenza ricevute. I membri di chiesa daranno il loro denaro per il progresso della causa altrove, lasciando che i loro figli compiano l'opera e il servizio di Satana?

Quando vengono fondate delle scuole di chiesa, il popolo di Dio dovrebbe considerare come utile forma di educazione per sé imparare il modo di condurre la scuola sulla base di un successo finanziario. Se questo non accade, meglio chiudere la scuola fino a che, con l'aiuto di Dio, non possano essere elaborati dei piani per amministrarla senza gravami finanziari. Uomini dotati di capacità nel campo economico dovrebbero controllare la contabilità una, due, tre volte l'anno per rendersi conto dell'esatta situazione della scuola e provvedere perché non ci siano spese tali da determinare un accumulo di debiti. I debiti debbono essere evitati come si eviterebbe la lebbra.

Molti dei nostri giovani che desiderano farsi una cultura, non sembrano affatto preoccupati dei debiti. Per loro, i libri sono il mezzo principale per la formazione culturale. Non si rendono conto del valore di un insegnamento pratico negli affari e trascorrono anni e anni studiando, approfittando delle altrui risorse, anziché lavorare direttamente. Essi non prendono in considerazione le conseguenze che ne possono derivare. Non si curano di esaminare a fondo il rapporto che intercorre fra la causa e l'effetto.

Spesso il risultato di tutto ciò è uno sviluppo sproporzionato di certe facoltà. Lo studente non si rende conto dei punti deboli del proprio carattere; non si rende conto delle proprie lacune. Dipendendo dagli altri, egli perde un'esperienza della vita pratica che ben difficilmente potrà recuperare. Non impara ad aver fiducia in se stesso. Non impara a esercitare la fede. La vera fede aiuta l'anima a sollevarsi al di sopra di una condizione imperfetta, inceppata nel suo sviluppo, e a capire che cos'è la vera saggezza. Se gli studenti svilupperanno armoniosamente il cervello, le ossa e i muscoli, potranno studiare meglio ed essere meglio qualificati per affrontare la realtà della vita. Ma se si attengono alle proprie erronee idee intorno al significato dell'educazione non potranno diventare uomini e donne completi.