I tesori delle testimionianze 3

Capitolo 2

L'osservanza del sabato

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L'osservanza del sabato ci riserva grandi benedizioni. Dio vuole che esso sia un giorno di gioia. C'era allegrezza quando fu istituito il sabato; e Dio contemplò soddisfatto l'opera delle sue mani. Tutte le cose da lui create, Egli le definì molto buone. Genesi 1:31. Il cielo e la terra esultavano: "Le stelle del cielo cantavan... e tutti i figli di Dio davan gridi di giubilo". Giobbe 38:7. Sebbene il peccato sia entrato nel mondo e abbia guastato quest 'opera perfetta, Dio continua a darci il sabato come testimonianza che Egli, l'Onnipotente, di una bontà e misericordia infinite, ha creato tutte le cose. Il nostro padre desidera conservare fra gli uomini la conoscenza del suo nome. Con questo giorno Dio vuole ricordarci che Egli è l'Iddio vivente e che in lui possiamo avere la vita e la pace.

Quando il Signore liberò Israele dall'Egitto, gli diede la sua legge e gli insegnò che mediante l'osservanza del sabato esso si sarebbe distinto dai popoli idolatri. Era questo che stabiliva la distinzione fra coloro che riconoscevano la sovranità divina e coloro che rifiutavano di accettare l'Eterno come loro Creatore e Re. "Esso (il sabato) è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d'Israele", disse il Signore. "I figliuoli d'Israele quindi osserveranno il sabato, celebrandolo di generazione in generazione come un patto perpetuo". Esodo 31:17, 16.

Come il sabato era il segno che distingueva Israele quando uscì dall'Egitto per entrare nella Canaan terrestre, così esso è il segno che distingue il popolo di Dio che esce dal mondo per entrare nel riposo celeste. Il sabato indica i legami di parentela che uniscono Dio al suo popolo; per mezzo suo si riconosce che esso onora la sua legge. Esso distingue i suoi fedeli da coloro che trasgrediscono i suoi comandamenti.

Dalla colonna di nube Cristo dichiarò circa il sabato: "Badate bene d'osservare i miei sabati, perché il Sabato è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica". Esodo 31:13. Il sabato, dato al mondo come segno di Dio Creatore è anche un segno di Dio santificatore. La potenza che creò tutte le cose è la stessa che ri-crea l'anima alla propria somiglianza. Per quelli che lo osservano santamente, il sabato è un segno di santificazione. La vera santificazione è armonia con Dio, è unità con lui quanto a carattere e la si ottiene tramite l'ubbidienza a quei princìpi che sono appunto l'espressione del carattere divino. Il sabato è il segno dell'ubbidienza perché chi osserva con tutto il cuore il quarto comandamento ubbidirà all'intera legge e sarà santificato mediante l'ubbidienza.

A noi come a Israele il Sabato è dato come "patto perpetuo". Per coloro che rispettano il santo giorno del sabato, esso costituisce un segno che Dio li riconosce come suo popolo eletto. E' un pegno che Egli adempirà il suo patto con loro. Ogni anima che accetta il segno del governo di Dio, si mette sotto la divina ed eterna alleanza; si unisce all'aurea catena della ubbidienza, catena di cui ogni anello è una promessa.

Solo il quarto comandamento contiene il suggello del grande Legislatore, il Creatore dei cieli e della terra. Coloro che osservano questo comandamento, sono riconosciuti come suoi figli e ricevono tutte le benedizioni che tale adozione comporta. "L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: 'Parla ad Aaronne e ai suoi figlioli e di' loro: Voi benedirete così i figlioli d'Israele; direte loro: L'Eterno ti benedica e ti guardi. L'Eterno faccia risplendere il suo volto su te e ti sia propizio! L'Eterno volga verso te il suo volto, e ti dia la pace! Metteranno il mio nome sui figlioli d'Israele, e io li benedirò!'" Numeri 6:22-27.

Per mezzo di Mosè fu fatta anche la promessa: "L'Eterno ti stabilirà perché tu gli sia un popolo santo, come t'ha giurato, se osserverai i comandamenti dell 'Eterno, ch'è il tuo Dio, e se camminerai nelle sue vie; e tutti i popoli della terra vedranno che tu porti il nome dell'Eterno e ti temeranno... L'Eterno ti metterà alla testa e non alla coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidirai ai comandamenti dell'Eterno, del tuo Dio, i quali oggi ti do perché tu li osservi e li metta in pratica". Deuteronomio 28:9, 10, 13.

Il Salmista, parlando mosso dallo Spirito Santo, dice: "Venite, cantate con giubilo all'Eterno, mandiamo gridi di gioia alla rocca della nostra salvezza!... Poiché l'Eterno è un Dio grande, è un gran Re sopra tutti gli dei. Nelle sue mani stanno le profondità della terra, e le altezze de' monti son sue. Suo è il mare perch'Egli l'ha fatto, e le sue mani han formato la terra asciutta. Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti all'Eterno che ci ha fatti! Poich'Egli è il nostro Dio". Salmi 95:1-7. "È lui che ci ha fatti, e noi siamo suoi; siamo il suo popolo e il gregge ch'Egli pasce". Salmi 100:3.

Queste promesse fatte a Israele, sono anche per il popolo di Dio oggi. Esse sono i messaggi che il sabato ci reca.

Riforma sull'osservanza del sabato

Il sabato è un fermaglio d'oro che unisce Dio e il suo popolo. Ma il comandamento del sabato è stato infranto; il santo giorno di Dio è stato profanato. Il sabato è stato rimosso dal suo posto e in sua vece l'uomo di peccato ha sostituito un comune giorno lavorativo. Una breccia è stata così aperta nella legge, breccia che deve essere riparata. Bisogna ridare al vero sabato la sua legittima posizione come giorno di riposo di Dio. In Isaia 58 viene sottolineata l'opera affidata al popolo di Dio: esso deve esaltare la legge e onorarla; deve ricostruire le antiche rovine e rialzare i fondamenti di molte generazioni. A quanti svolgono tale opera, il Signore dice: "Sarai chiamato 'il riparatore delle brecce', 'il restauratore de' sentieri per rendere abitabile il paese '. Se tu trattieni il piè per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò ch'è sacro all'Eterno, e se onori quel giorno anziché seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause, allora troverai la tua delizia nell'Eterno; io ti farò passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell'Eterno ha parlato". Isaia 58:12-14.

La polemica sul sabato sarà al centro del grande conflitto che chiamerà in causa tutto il mondo. Gli uomini, avendo onorato i princìpi di Satana al di sopra di quelli del cielo, hanno accettato il falso giorno di riposo che l'Avversario ha esaltato come segno della propria autorità. Dio, invece, ha posto il suo suggello sul suo reale precetto. Il sabato, come ogni istituzione divina, reca il nome del suo autore, il segno inconfondibile della sua autorità. È nostro compito farlo capire alla gente. Dobbiamo dimostrare che è di vitale importanza ricevere il segno del regno di Dio o accettare, all'opposto, il marchio del regno della ribellione, in quanto ognuno diventa suddito del regno del quale reca il segno. Dio ci ha chiamati ad agitare ben alto il vessillo del suo sabato, che è stato calpestato. Perciò è sommamente importante di dare un buon esempio nell'osservanza del sabato.

Nel fondare delle nuove chiese, i ministri (di culto) dovrebbero impartire istruzioni accurate circa la vera osservanza del sabato. Bisogna fare attenzione perché le abitudini di rilassatezza invalse fra gli osservatori della domenica non siano imitate da quanti dicono di osservare il santo riposo di Dio. Il limite fra coloro che hanno il suggello del regno di Dio e quelli che hanno il marchio del regno della ribellione deve essere preciso e netto.

Al sabato spetta una maggiore sacralità di quella che molti gli attribuiscono, pur affermando di osservarlo. Il Signore è stato oltremodo disonorato da quelli che non hanno osservato il sabato secondo il comandamento, nella lettera e nello spirito. Egli ci invita a operare una riforma a questo riguardo.

Preparazione per il sabato

Il Signore inizia il quarto comandamento con queste parole: "Ricordati". Egli sapeva che l'uomo, assorbito dalla molteplicità delle sue occupazioni e preoccupazioni, sarebbe stato tentato di scusarsi per la mancata attuazione di tutte le esigenze della legge o di dimenticarne la sacra importanza. Perciò disse: "Ricordati del giorno del riposo per santificarlo". Esodo 20:8.

Noi dobbiamo pensare al sabato durante tutta la settimana e fare i dovuti preparativi per osservarlo secondo il comandamento. Non dobbiamo osservarlo solo in modo legale, ma capirne la portata morale su ogni aspetto della vita. Coloro che osservano il sabato come un segno fra loro e Dio, mostrando che Dio è colui che li santifica, rappresenteranno i princìpi del suo governo e metteranno in pratica quotidianamente le leggi del suo regno. Nella loro preghiera essi chiederanno che la santificazione del sabato riposi ogni giorno su di loro. Ogni giorno essi godranno della comunione con Cristo e riveleranno nella propria vita la perfezione del suo carattere e ogni giorno la loro luce risplenderà sugli altri tramite le buone opere.

Per il successo dell'opera di Dio, le prime vittorie devono essere conseguite nell'ambito della famiglia. E' qui che deve cominciare la preparazione per il sabato. Durante tutta la settimana i genitori si ricordino che il loro focolare è una scuola dove i figli vengono preparati per le corti celesti. Che le loro parole siano giuste e che dalle loro labbra non esca alcuna espressione che i figli non possano ascoltare. Che lo spirito sia conservato privo da ogni forma di irritazione. Genitori, durante la settimana vivete come se foste in presenza di un Dio santo, il quale vi ha affidato dei figli perché li educhiate per lui. Coltivate per lui la piccola chiesa che è il vostro focolare per modo che il sabato ogni cosa sia pronta per l'adorazione di Dio, nel suo santuario. Ogni mattina e ogni sera presentate i vostri figli al Signore come sua eredità acquistata a prezzo di sangue. Insegnate loro che hanno il supremo dovere e il supremo privilegio di amare e servire Iddio.

I genitori dovrebbero fare del culto di famiglia un motivo per impartire delle lezioni ai figli. Sulle loro labbra dovrebbero ritornare dei passi biblici, specialmente quelli che hanno una particolare attinenza con il sevizio sacro. Dovrebbero essere ripetute più spesso le parole: "Anima mia, acquetati in Dio solo, poiché da lu i viene la mia speranza". Salmi 62:5.

Quando il sabato viene così ricordato, le cose temporali non si sostituiranno a quelle spirituali. Nessuna attività che può essere svolta nei sei giorni feriali sarà lasciata al sabato. Però, nel corso della settimana le nostre energie non devono essere assorbite a tal segno dalle cose temporali che il giorno in cui il Signore si riposò siamo troppo stanchi per poter impegnarci al suo servizio.

Sebbene tutta la settimana debba essere consacrata alla preparazione della famiglia per il sabato, il venerdì è in modo speciale il giorno della preparazione. Per bocca di Mosè il Signore disse ai figli d'Israele: "Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che avete da cuocere e fate bollire quel che avete da bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e serbatelo fino a domani". Esodo 16:23. "Il popolo andava attorno a raccoglierla [la manna]; poi la riduceva in farina con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in pentole o ne faceva delle focacce". Numeri 11:8. Per i figli d&'Israele c'era sempre qualcosa da fare per preparare il pane mandato dal cielo. Tuttavia il Signore disse loro che tale lavoro poteva essere svolto il venerdì, giorno di preparazione. Si trattava di una prova a cui dovevano sottostare. Dio voleva provare la loro fedeltà al quarto comandamento.

Queste istruzioni date direttamente da Dio sono per il nostro ammaestramento. La Bibbia è una guida perfetta. Se la si studia con preghiera e con un cuore desideroso di capire saremo preservati dall'errore.

Molti nostri membri non sanno come presentarsi al culto del Signore. Non ci si deve accostare a Dio indossando gli abiti che comunemente si portano durante la settimana. Tutti dovrebbero avere un vestito speciale per il sabato, da mettere quando vanno al culto, nella casa di Dio. Pur non conformandoci alla moda del mondo, non dobbiamo essere trascurati per quel che riguarda il nostro aspetto esteriore. Dobbiamo essere puliti, ordinati, privi di ornamenti. I figli di Dio devono essere puri sia interiormente, sia esteriormente.

Il venerdi completate la preparazione per il sabato. Fate in modo che tutti gli indumenti siano in buono stato e che niente resti da cucinare. Le scarpe siano lucidate e il bagno fatto. Il vostro costante impegno vi assicurerà il successo nell'espletamento di tutti questi piccoli doveri. Il sabato non ci è stato dato per riparare gli abiti, preparare da mangiare, ricercare i piaceri o per dedicarsi ad altre occupazioni mondane. Prima che il sole tramonti, ogni lavoro dev'essere concluso e ogni giornale profano riposto. Genitori, spiegate ai vostri figli perché agite in questo modo. Le vostre spiegazioni li spingeranno a collaborare alla preparazione e all'osservanza del riposo sabatico.

Noi dovremmo rispettare gelosamente l'inizio e la fine del sabato, ricordando che ogni istante deve essere consacrato a Dio. Ovunque sia possibile, i datori di lavoro dovrebbero accordare ai loro dipendenti il pomeriggio del venerdì. Che venga loro dato il tempo di prepararsi a cominciare il giorno del Signore con la mente serena. Questo tipo di comportamento vi assicurerà la benedizione del Signore sui vostri affari.

C'è un ultimo dovere da assolvere nel giorno della preparazione. Quel giorno ogni divergenza tra fratelli, nella famiglia e nella chiesa, dovrebbe essere appianata. Ogni amarezza, ira, malizia dovrebbero essere eliminate dall'animo. Con spirito di umiltà "confessate dunque i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti". Giacomo 5:16.

Prima che il sabato cominci, lo spirito e il corpo dovrebbero essere distolti dagli affari del mondo. Dio ha messo il suo sabato al termine della settimana per permetterci di considerare che cosa abbiamo fatto durante la settimana, come ci siamo preparati per occupare un posto nel suo regno puro, nel quale non sono ammessi i trasgressori. Ogni sabato dovremmo esaminare le anime nostre per renderci conto se la settimana che si è conclusa ci ha recato beneficio o danno sul piano spirituale.

Santificare il sabato per il Signore significa salvezza eterna. Dio dice: "Io onoro quelli che mi onorano". 1 Samuele 2:30.

Il sabato in famiglia

Prima che il sole tramonti, i membri della famiglia si riuniscano per leggere la Parola di Dio, cantare e pregare. In questo è necessaria una riforma perché molti sono stati negligenti su questo punto. Confessiamo i nostri sbagli a Dio e gli uni agli altri. Prendiamo gli accorgimenti opportuni perché ogni membro della famiglia possa prepararsi a onorare il giorno che Dio ha benedetto e santificato.

Le preziose ore del sabato non devono essere sprecate a letto. Il sabato mattina la famiglia dovrebbe alzarsi per tempo. Se ci si alza tardi, c'è confusione e trambusto nel prepararsi per la colazione e per la Scuola del sabato: ci si innervosisce, ci si impazientisce e ci si agita. Tale clima favorisce l'instaurarsi di sentimenti profani. Il sabato, allora, viene profanato e diventa faticoso, e il suo arrivo è più temuto che desiderato.

Per il sabato non dovremmo preparare una maggiore quantità e varietà di cibi rispetto agli altri giorni. Al contrario, gli alimenti dovrebbero essere più semplici e si dovrebbe mangiare un po' meno perché la mente sia lucida e possa meglio afferrare le cose spirituali. Mangiare troppo intorpidisce il cervello. Si possono allora udire le parole più preziose senza apprezzarle in quanto la mente è confusa a motivo di una dieta poco adatta. Mangiando troppo, il sabato, molti hanno incoscientemente disonorato Dio.

Quantunque si debba evitare di cucinare il sabato, non è però necessario mangiare freddo. Nella stagione fredda si possono riscaldare gli alimenti preparati il giorno prima. I pasti, anche se semplici, devono essere gustosi e appetitosi. Preparate qualcosa di gradito, qualcosa che la famiglia non ha tutti i giorni.

I bambini partecipino al culto di famiglia. Tutti portino la loro Bibbia e ognuno legga uno o due versetti. Poi si canti un inno conosciuto, seguito dalla preghiera. Questa dev 'essere fatta secondo il modello che Cristo ci ha lasciato. La preghiera del Signore, però, non era destinata a essere ripetuta meccanicamente, come una formula. Essa è un 'illustrazione di come dovrebbero essere le nostre preghiere: semplici, ferventi e di ampia portata. Con una semplice frase esponete a Dio ciò di cui avete bisogno, esprimetegli la vostra gratitudine per le sue misericordie. Così voi invitate Gesù quale gradito ospite in casa vostra e nel vostro cuore. Le lunghe preghiere relative a cose che non riguardano i vostri interessi familiari rendono faticosa l'ora del culto, che dovrebbe invece essere considerata un privilegio e una benedizione. Fate sì che quei momenti siano ricchi di interesse e di gioia.

La Scuola del sabato e il culto occupano solo una parte del sabato. Il resto della giornata rimane alla famiglia e può diventare la parte più sacra e preziosa dell'intero sabato. I genitori dovrebbero trascorrere buona parte di questo tempo coi loro figli. In molte famiglie i bambini più piccoli sono abbandonati a se stessi e così essi passano il loro tempo a divertirsi o se li si lascia soli essi finiscono col diventare irrequieti e col fare qualcosa di dannoso. Così il sabato non ha per essi alcun significato sacro.

Nella buona stagione i genitori facciano delle passeggiate coi propri figli, nei campi o nei boschi. In mezzo alle bellezze della natura, spieghino loro la ragione per cui il sabato fu istituito, descrivano la grande opera creatrice di Dio e dicano loro quanto santa e bella fosse la terra quando uscì dalle sue mani. Ogni fiore, ogni arbusto, ogni albero corrispondevano al piano del Creatore. Ogni cosa su cui l'occhio si posava era bella e rivelava l'amore di Dio. Ogni suono era una musica, in armonia con la voce dell'Eterno. Spieghino ai bambini che il peccato ha deturpato la perfetta opera dell'Altissimo e che le spine e i triboli, il dolore e la morte sono le conseguenze della disubbidienza a Dio. I verdi campi, gli alberi maestosi, il gaio raggio del sole, le nubi, la rugiada, la solenne calma della notte, lo splendore del cielo stellato, la luna nella sua bellezza, tutto porta l'impronta del Creatore. Non una goccia di pioggia cade, non un raggio di sole risplende sul mondo ingrato, senza testimoniare della sapienza e dell'amore di Dio.

Insegnino la via della salvezza, come "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito figliolo affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16. Ripetino ai bambini il racconto di Betlemme e mettano in evidenza il fatto che Gesù era ubbidiente ai genitori sin da bambino. Questo tipo di comportamento aveva contraddistinto anche la sua giovinezza: Egli aveva contribuito con il suo lavoro al sostentamento della sua famiglia. Occorre convincerli che il Salvatore conosce le prove, le difficoltà, le tentazioni, le speranze e le gioie dei giovani e può offrir loro simpatia e aiuto. Di quando in quando leggano loro gli interessanti racconti biblici, pongano domande su quanto hanno imparato alla Scuola del sabato e studino con loro la lezione del sabato seguente.

Quando il sole tramonta, la preghiera e il canto della lode segnino la fine delle ore sacre e sollecitino la presenza di Dio negli impegni e nei doveri della nuova settimana di lavoro.

In tal modo i genitori possono fare del sabato quello che esso dovrebbe essere: il giorno più bello della settimana. Essi possono aiutare i figli a considerarlo un giorno di gioia, il giorno dei giorni, sacro e onorevole al Signore.

Fratelli e sorelle, io vi consiglio: "Ricordatevi del giorno del riposo per santificarlo". Se volete che i vostri figli osservino il sabato secondo il comandamento, dovete insegnarlo loro col precetto e con l'esempio. Le verità profondamente impresse nel cuore non si cancellano mai del tutto; possono essere oscurate ma mai distrutte. Le impressioni prodotte al'inizio della vita si ritroveranno negli anni avvenire. Possono sopraggiungere delle circostanze che separeranno i figli dai genitori e dalla casa; però, finché vivranno, essi si ricorderanno delle istruzioni ricevute nel'infanzia e nella gioventù, che risulteranno una benedizione per loro.

Viaggiare in giorno di sabato

Se vogliamo le benedizioni promesse a chi ubbidisce, dobbiamo osservare strettamente il riposo sabatico. Io temo che spesso anche se possiamo evitarlo, ci mettiamo in viaggio di sabato. Secondo la luce che il Signore mi ha dato circa l'osservanza del sabato, dovremmo essere più cauti circa il viaggiare per nave o in auto. In questo campo dovremmo dare un buon esempio ai nostri bambini e ai nostri giovani. Per raggiungere le chiese che hanno bisogno del nostro aiuto e recare loro il messaggio affidatoci da Dio, può capitare che sia necessario viaggiare di sabato; però, nella misura del possibile dovremmo procurarci il biglietto e organizzare ogni cosa in precedenza. Nel'intraprendere un viaggio, facciamo quanto sta in noi per evitare di giungere a destinazione di sabato.

Quando siamo costretti a viaggiare di sabato, cerchiamo di evitare la compagnia di chi potrebbe richiamare la nostra attenzione su cose di natura profana. Concentriamo le nostre menti su Dio e stiamo in comunione con lui. Ogni volta che se ne presenta l'opportunità, parliamo agli altri della verità. Dovremmo essere sempre pronti ad alleviare le altrui sofferenze e ad aiutare chi si trova nel bisogno. In questi casi utilizziamo le conoscenza e la saggezza che Dio ci ha date. Non dovremmo, però, parlare di affari né impegnarci in conversazioni su cose banali. In ogni luogo e in ogni tempo Dio chiede che gli diamo prova della nostra fedeltà onorando il sabato.

Le adunanze del sabato

Cristo ha detto: "Dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro". Matteo 18:20. Ovunque si trovano due o tre credenti, essi dovrebbero riunirsi il sabato per invocare la promessa del Signore.

I piccoli gruppi che si riuniscono per adorare Dio nel suo santo giorno, hanno diritto di chiedere le ricche benedizioni di Dio. Essi dovrebbero credere che il Signore è l'ospite onorato nelle loro assemblee. Ogni vero adoratore che santifica il sabato dovrebbe chiedere l'attuazione della promessa: "Affinché conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica". Esodo 31:13.

Nelle nostre riunioni del sabato, la predicazione dovrebbe essere breve. Si dovrebbe dare l'opportunità a quanti amano Dio di esprimere la loro gratitudine e la loro adorazione.

Quando la chiesa non ha un suo ministro, qualcuno dovrebbe essere incaricato di dirigere l'adunanza. Non è però necessario che egli predichi un sermone o che occupi gran parte del tempo dedicato al culto. Una breve, interessante lettura della Bibbia spesso sarà più benefica di una predicazione. Tale lettura potrà essere seguita da preghiere e da testimonianze.

Coloro che si occupano della direzione di una chiesa, non dovrebbero esaurire le proprie energie fisiche e mentali durante la settimana, al punto da non potere apportare il sabato l'influsso vivificante del Vangelo di Cristo. Lavorate meno durante la settimana, e non derubate Dio offrendogli poi, il sabato, un culto che non può accettare. Non dovreste assomigliare a quegli uomini che sono privi di vita spirituale. Nel giorno del sabato, le persone hanno bisogno di voi, date loro il nutrimento della Parola di Dio. Portate i vostri doni migliori a Dio nel santo giorno. Offritegli la vostra preziosa vita in un servizio consacrato.

Nessuno vada nel luogo di culto per sonnecchiare. Questo non si addice alla casa di Dio. Quando voi discutete dei vostri affari terreni, non vi addormentate perché essi vi interessano. Perciò, possiamo noi permettere che il culto, che investe interessi di portata eterna, sia posto su un livello più basso dei comuni interessi di questo mondo?

Chi sonnecchia si priva delle benedizioni che il Signore vuole elargire. Il sabato non deve essere un giorno di sterile oziosità. Sia a casa, sia in chiesa si deve manifestare uno spirito di servizio. Colui che ci ha dato sei giorni per lavorare per i nostri affari, ha benedetto e santificato il settimo giorno e lo ha messo a parte per sé. In quel giorno Egli benedirà in modo particolare tutti coloro che si consacrano al suo servizio.

Tutto il cielo osserva il sabato, ma non in maniera indolente e inattiva. Quel giorno ogni energia del'anima deve essere sveglia perché dobbiamo incontrarci con Dio e con Cristo nostro Salvatore. Ci troviamo davanti a Dio per fede. Egli desidera rinvigorire e benedire ogni anima.

Ognuno dovrebbe rendersi conto che è suo dovere contribuire a rendere interessante l'adunanza del sabato. Non ci si deve riunire in modo formale, ma per avere uno scambio di pensieri, per narrare le esperienze quotidianamente fatte, per esprimere la gratitudine, per formulare il sincero desiderio di ricevere la luce divina, per conoscere Dio e Gesù Cristo che Egli ha mandato. Parlando insieme di Cristo, l'anima si fortificherà e sarà in grado di superare ogni prova. Non crediate di poter essere cristiani e allo stesso tempo di potervi rinchiudere in voi stessi. Ognuno di noi fa parte della grande famiglia umana, e l'esperienza del singolo sarà largamente influenzata dal'esperienza di coloro ai quali ci si unisce.

Noi non riceviamo neppure la centesima parte delle benedizioni che dovremmo ottenere nel riunirci per adorare Dio. Le nostre facoltà percettive hanno bisogno di essere sviluppate. La comunione fraterna dovrebbe darci gioia. Uniti in una stessa speranza, perché i nostri cuori non dovrebbero traboccare del'amore di Dio.

In ogni riunione di carattere religioso, dovremmo avere la consapevolezza che Dio e i suoi angeli sono presenti e collaborano con tutti i veri adoratori. Entrando nel luogo di culto, chiedete al Signore di rimuovere ogni male dal vostro cuore. Portate nella sua casa solo quello che Egli può benedire. Inginocchiatevi davanti a lui, nel suo tempio e consacrategli ciò che gli appartiene e che Egli ha acquistato col sangue di Cristo. Pregate per chi parla o dirige l'adunanza. Pregate perché una grande benedizione giunga per mezzo di chi spezzerà il pane della vita. Cercate di trarne voi stessi una benedizione.

Dio benedirà tutti coloro che in tal modo si preparano per il suo servizio; essi comprenderanno che cosa significhi avere la certezza dello Spirito perché hanno ricevuto Cristo per fede.

Il luogo di culto può essere modesto, nondimeno è accettato da Dio. Per coloro che adorano Dio in spirito e verità e nella bellezza della sua santità, esso sarà la porta del cielo. I credenti, anche se poco numerosi, sono preziosi agli occhi di Dio. L'ascia della verità li ha staccati come pietre rozze dalla cava del mondo, e li ha portati nel laboratorio divino perché fossero squadrati e modellati. Però anche nel loro stato grezzo sono preziosi agli occhi del'Eterno. L'ascia, il martello e lo scalpello della prova sono nelle mani di colui che è particolarmente abile e che se ne serve non per distruggere, ma per portare ogni anima alla perfezione. Come pietre preziose, levigate, immesse nella struttura di un palazzo, Dio vuole che noi troviamo un posto nel tempio celeste.

I doni e le benedizioni che Dio mette a nostra disposizione sono senza limiti. Lo stesso trono della grazia costituisce il più alto centro di attrazione. Difatti colui che lo occupa ci permette di chiamarlo padre. Fin dal principio Dio non considerava completa l'opera della salvezza; il suo amore non bastava. Per questo, nella sua provvidenza, ha posto presso il suo altare un Avvocato rivestito della nostra natura. La sua opera come intercessore consiste nel presentarci a Dio come suoi figli e figlie. Cristo intercede in favore di coloro che lo hanno accettato e permette loro, in virtù dei suoi meriti, di diventare membri della famiglia reale, figli del Re del cielo. Il Padre manifesta il suo immenso amore per Cristo che col suo sangue ha pagato il prezzo del nostro riscatto, accettandoci e accogliendoci come amici di Gesù e suoi. Egli è soddisfatto del'espiazione compiuta; l'incarnazione, la vita, la morte e la mediazione del suo Figliolo contribuiscono alla sua gloria.

Non appena un figlio di Dio si accosta al propiziatorio trova nel grande Avvocato il suo difensore. Al primo accenno di pentimento, alla prima richiesta di perdono, Cristo espone la sua difesa, presentando la supplica al Padre come se la cosa lo riguardasse direttamente.

Mentre Cristo intercede in nostro favore, il Padre dischiude i tesori della sua grazia perché ce ne appropriamo e li comunichiamo agli altri. Chiedete nel mio nome, dice Cristo: io non dico che pregherò il Padre per voi, perché il Padre stesso vi ama perché mi amate. Servitevi del mio nome: questo darà efficacia alle vostre preghiere e il Padre vi accorderà le ricchezze della sua grazia. Perciò: "Chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa". Giovanni 16:24.

Dio desidera che i suoi figli chiedano la sua benedizione e si accostino a lui con lode e ringraziamento. Dio è la fonte della vita e della forza. Egli può operare grandi cose in favore di chi osserva i suoi comandamenti, perché questo è per la gloria del suo nome. Ciò che ha fatto per il suo popolo eletto dovrebbe infondere in ogni cuore sentimenti di gratitudine. Dio è contristato quando vede che l'uomo non gli è riconoscente. Egli desidererebbe che il suo popolo gli manifestasse più apertamente la sua gratitudine, perch 'esso ha più di un motivo per essere lieto e contento.

Narrare le opere di Dio

Il modo di agire di Dio verso il suo popolo dovrebbe essere spesso ricordato. Quante volte il Signore ordinò di erigere dei monumenti per ricordare i suoi prodigi verso l'antico Israele! Affinché gli israeliti non dimenticassero la storia del passato, Dio ordinò a Mosè di rievocare gli eventi nei canti che i genitori dovevano insegnare ai figli. Bisognava erigere questi monumenti nei luoghi dove avrebbero colpito maggiormente l'attenzione, e vegliare in modo particolare alla loro conservazione. Quando i figli ne avrebbero chiesto il significato, tutta la storia doveva essere ripetuta. In tal modo sarebbero state memorizzate l'opera provvidenziale di Dio e la sua immensa bontà nel prender cura del suo popolo e nel liberarlo. Noi siamo esortati a ricordare: "Ricordatevi dei giorni di prima, quando dopo essere stati illuminati, voi sosteneste una così gran lotta di patimenti". Ebrei 10:32. In questa epoca, il Signore ha fatto molti miracoli in nostro favore. La storia del'opera di Dio deve essere ricordata spesso ai credenti, giovani e vecchi. Non dobbiamo mai stancarci di ricordare la bontà di Dio e lodarlo per le sue opere meravigliose.

Noi siamo esortati a non abbandonare la chiesa e a non trascurare i suoi servizi. Non solo per una comune edificazione ma anche per ispirarci il desiderio ardente di comunicare agli altri la consolazione ricevuta. E' nostro dovere mostrarci gelosi della gloria di Dio e non manifestare alcun atteggiamento negativo, né con la mestizia del volto, né con parole inconsulte, come se le esigenze di Dio fossero delle restrizioni alla nostra libertà. Anche in questo mondo di dolore, di delusione, di peccato il Signore vuole che noi siamo lieti e forti nella sua potenza. L'intero nostro essere ha il privilegio di dare una decisa testimonianza positiva in ogni cosa. E' col nostro aspetto esteriore, col nostro temperamento, con le nostre parole e col nostro carattere che dobbiamo testimoniare che servire Dio è cosa buona. Così noi proclameremo che "la legge del'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima". Salmi 19:7.

Il lato luminoso e lieto della nostra religione sarà rappresentato da tutti coloro che si consacrano quotidianamente a Dio. Noi non dovremmo disonorare il Signore col triste racconto di prove che ci sono parse molto dure. Ogni prova accettata come strumento di educazione provocherà gioia. Allora l'esperienza religiosa risulterà edificante, elevatrice, nobilitante, ricca di buone parole e opere. Il nemico è compiaciuto quando vede le anime depresse, abbattute, scontente; egli vuole far apparire tali impressioni come l'effetto della nostra fede. Dio, invece, non vuole che la mente scenda a un così basso livello: vuole piuttosto che ogni anima trionfi grazie alla potente protezione del nostro Redentore. Dice il salmista: "Date al'Eterno, o figlioli de' potenti, date al'Eterno gloria e forza! Date al'Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l'Eterno, con santa magnificenza". Salmi 29:1, 2. "Io t 'esalto, o Eterno, perché m 'hai tratto in alto, e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me. O Eterno, Dio mio, io ho gridato a te e tu m 'hai sanato... Salmeggiate al'Eterno, voi suoi fedeli, e celebrate la memoria della sua santità". Salmi 30:1, 2, 4.

Uniti alla chiesa celeste

La chiesa di Dio sulla terra forma un unico corpo con quella del cielo. I credenti sulla terra e le creature del cielo che non sono stati trovati mancati costituiscono una sola chiesa. Tutte le intelligenze celesti si interessano alle assemblee dei santi che adorano Dio sulla terra. Dal'immensa corte del cielo esse ascoltano le parole dei testimoni di Cristo che vivono lontano sulla terra. La lode e il ringraziamento degli adoratori terreni vengono ad aggiungersi al'inno di lode del cielo. La gioia e l'allegrezza risuonano per l'intera corte celeste, perché Cristo non è morto invano per i figli di Adamo caduti. Mentre gli angeli attingono direttamente alla fonte suprema, i santi sulla terra si dissetano alle acque limpide che sgorgano dal trono, che rallegrano la città del nostro Dio.

Oh, se potessimo comprendere quanto il cielo è vicino alla terra! Sebbene gli esseri umani non se ne rendano conto, hanno per compagni gli angeli di luce. Un testimone silenzioso protegge ogni anima vivente e cerca di attirarla a Cristo. Finché c'è speranza -- finché gli uomini oppongono resistenza allo Spirirto Santo per la loro perdizione eterna -- sono assistiti dalle intelligenze celesti. Che tutti tengano presente che in ogni assemblea dei santi di quaggiù gli angeli di Dio sono presenti per ascoltare le testimonianze, i canti, le preghiere. Ricordiamoci che le nostre lodi sono completate dai cori delle schiere angeliche di lassù.

Quando vi riunite, sabato dopo sabato, cantate le lodi di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Che l'adorazione del cuore vada a colui "che ci ha amati e col suo sangue ci ha lavati dei nostri peccati". L'amore di Cristo sia il tema dei sermoni di chi parla e venga espresso con un linguaggio semplice in ogni inno di lode, e le vostre preghiere siano dettate dal'ispirazione dello Spirito di Dio. Quando udite la parola della vita, la risposta che prorompe dal vostro cuore testimonia che accettate il messaggio come se procedesse dal cielo. E' una vecchia consuetudine, lo so, però è sempre un rendimento di grazie a Dio per il pane della vita dato al'anima affamata. Questa risposta al'ispirazione dello Spirito Santo darà vigore al'anima vostra e incoraggiamento agli altri. Essa dimostrerà che nel'edificio di Dio vi sono delle pietre viventi che emettono luce.

Mentre passiamo in rassegna non un nero capitolo della nostra esperienza ma la manifestazione della grande misericordia di Dio e del suo inesauribile amore, la nostra lode sarà maggiore delle nostre lagnanze. Parleremo del'amorevole fedeltà di Dio, il vero, tenero e compassionevole pastore del suo gregge, che, come Egli stesso ha detto, nessuno potrà rapire dalla sua mano. Il linguaggio del cuore non sarà né un mormorio egoistico, né una lamentela. La lode, simile a limpido ruscello, sgorgherà dal cuore dei veri credenti in Dio. "Beni e benignità m 'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; ed io abiterò nella casa del'Eterno per lunghi giorni". "Tu mi condurrai col tuo consiglio, e poi mi riceverai in gloria. Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te". Salmi 23:6; 73:24, 25.

Perché non levare la voce in cantici spirituali durante i giorni del nostro pellegrinaggio? Perché non ritornare alla semplicità, alla vita piena di fervore? Noi manifestiamo poca gioia perché abbiamo perduto il nostro primo amore. Perciò, abbiamo zelo, pentiamoci affinché il nostro candeliere non venga rimosso dal suo posto.

Il tempio di Dio è aperto in cielo, e sulla sua soglia risplende la luce della sua gloria messa a disposizione di ogni chiesa che ama Dio e osserva i suoi comandamenti. Noi dobbiamo studiare, meditare, pregare. Allora possederemo il collirio spirituale per discernere i cortili interni del tempio celeste. Udremo il tema del canto e del ringraziamento del coro celeste intorno al trono. Quando Sion si leverà e risplenderà, la sua luce sarà particolarmente penetrante, e i preziosi canti di lode e di ringraziamento saranno uditi nelle assemblee dei santi. Cesseranno, allora, i mormorii e le recriminazioni per le piccole delusioni. Applicando il collirio celeste, vedremo la gloria del'aldilà. La fede dissiperà le fitte tenebre di Satana, e contempleremo il nostro Avvocato offrire in nostro favore l'incenso dei suoi meriti. Quando ci renderemo conto di tutto questo, noi riusciremo a comprendere meglio l'immensità e l'unicità del'amore di Dio.

Dio ci spiega che noi dovremmo riunirci nella sua casa per coltivare gli attributi del perfetto amore. In questo modo gli abitanti della terra saranno pronti per le dimore che Cristo è andato a preparare per tutti coloro che lo amano. Essi si riuniranno di sabato in sabato e di novilunio in novilunio per cantare gli inni più eccelsi, lodando e ringraziando colui che siede sul trono e l'Agnello, di eternità in eternità.